Idonei nelle graduatorie di merito: illusione o scardinamento della riforma dei concorsi?

La commissione istruzione del Senato, in sede referente per la conversione del decreto-legge n. 21/2022 “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, ha approvato un emendamento, presentato dal capogruppo Pd in commissione Istruzione, sen. Roberto Rampi, che prevede l’inserimento in graduatoria di merito dei cosiddetti idonei del concorso di infanzia e primaria.

Gli idonei sono i candidati che, pur superando le prove scritte e orali rispettivamente con almeno 70 punti su 100, non hanno conseguito un punteggio complessivo utile per essere inclusi nella graduatoria di merito (dove il numero di candidati inseriti è uguale al numero dei posti a concorso).

Il vicepresidente della stessa commissione, sen. Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, ha condiviso e approvato l’emendamento Rampi, rammaricandosi del fatto che un analogo suo emendamento per l’inserimento dei candidati ‘idonei’ anche nelle graduatorie di merito dei concorsi della secondaria non abbia ricevuto inspiegabilmente il necessario parere preventivo del Ministero.

L’emendamento Rampi, approvato in sede referente dalla Commissione, tuttavia non è ancora legge, perché dovrà essere rimesso all’assemblea in aula, dovrà essere preventivamente ritenuto ammissibile (si tratta di capire se estraneo o compatibile con l’intero impianto del decreto-legge) e poi potrà essere eventualmente approvato.

La Camera dovrà definitivamente approvare la legge di conversione del DL 21 entro il 20 maggio, quasi certamente – dati i tempi ristretti – nel testo approvato dal Senato.

Cosa potrà succedere se l’emendamento diventerà norma di legge?

Così come è stato definito, avrà soltanto l’effetto di ampliare la graduatoria di merito (GdM) senza nessuna conseguenza. Rischia soltanto di determinare una speranza senza prospettive reali: una grande illusione e niente più.

Tuttavia, per avere sbocchi concreti, dovrebbe esserci un’altra norma che preveda lo scorrimento della graduatoria di merito per assegnare altri posti oltre a quelli previsti dal bando.

Gli eventuali posti aggiunti per premiare nuovi vincitori con lo scorrimento delle GdM verrebbero sottratti ai successivi concorsi che, conseguentemente, verrebbero bloccati e rinviati: improbabile perché pregiudicherebbe il nuovo impianto concorsuale, a cominciare dalla previsione della cadenza annuale dei concorsi. Per dar vita all’emendamento, occorrerebbe bloccare i concorsi per consentire lo scorrimento delle graduatorie.

A volte in Parlamento le vie sono infinite. A volte.

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