I sindacati scuola soddisfatti per le 67mila assunzioni

Solo l'USB Scuola valuta come irrisorie le assunzioni

Ad appena pochi minuti dalla conclusione dell’incontro odierno a Palazzo Chigi tra il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, quello della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, con i sindacati di categoria, incontro che dà l’avvio alla fase negoziale del Piano triennale per le nuove assunzioni nella scuola, fioccano i primi commenti.

Soddisfazione viene espressa dal segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna, che spiega: “E‘ la prima volta che un anno scolastico inizierà con la piena copertura dei ruoli“. Anche per il segretario generale della Uil nazionale, Luigi Angeletti, le assunzioni promesse (67mila) costituiscono “una buona notizia”. “Rispetto a quanto abbiamo vissuto per decenni – prosegue Angeletti – siamo di fronte a una vera svolta per i lavoratori del settore. L’accordo tra l’Aran e i sindacati di categoria sarà fatto in tempi rapidi e utili per l`avvio del nuovo anno scolastico. Sulla scorta dell’esperienza di questo settore sarebbe ora auspicabile una norma, valida per tutto il pubblico impiego, per impedire che i contratti a termine siano procrastinati oltre i tre anni, pena sanzioni per i dirigenti responsabili“.

Il segretario generale della Cisl Sscuola, Francesco Scrima, sottolinea che “si rafforza l’obiettivo di veder coperti da subito, con assunzioni a tempo indeterminato, tutti i posti vacanti e disponibili del personale docente e Ata. Si tratta ora di completare in tempi brevi tutti i passaggi necessari per effettuare entro agosto le assunzioni previste. Lavoreremo per questo, per ottenere un altro importante risultato per la scuola e per i suoi lavoratori“.

Per la Flc Cgil, il segretario nazionale, Mimmo Pantaleo, spiega che “domani dovrebbe essere inviato l’atto all’Aran per un negoziato che si preannuncia breve“, e valuta come “importante” il passo avanti “che consente la stabilizzazione di una parte dei precari” e “che comunque dovrà essere monitorato sul piano delle condizioni contrattuali“. Tuttavia, precisa Pantaleo, queste assunzioni, “non risolvono tutti i problemi del precariato”.

Di piena soddisfazione invece il commento del segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi: “Con gli impegni che ci siamo assunti, necessari per consentire le nomine in ruolo, abbiamo interpretato non solo la volontà di tanti colleghi precari, ma anche l’esigenza di stabilità delle istituzioni scolastiche autonome. Diamo atto al Governo di aver mantenuto gli impegni anche in un contesto economico internazionale di indubbia difficoltà“.

Diversa da tutte le altre voci dei sindacati, quella di Barbara Battista, dell’ Unione Sindacale di Base Scuola, che dà la propria visione dei fatti odierni: “Oggi a palazzo Chigi si è consumato un altro atto della farsa tra Sindacati collaborazionisti e Governo che speculano sulla vita di 320 mila precari trasformando la vita della scuola in tragedia“.

Secondo la Battista, le assunzioni richieste dagli altri sindacati sono irrisorie, se si tiene conto che “dal 2005 ad oggi ci sono stati 275 mila pensionamenti tra i docenti e personale ATA e 155 mila posti persi a seguito dei tagli”.