I sindacati impugnano la circolare sui libri di testo

Nuovo ricorso dei sindacati della scuola contro provvedimenti targati Moratti. Stavolta sotto accusa è la circolare con la quale il ministero ha impartito le istruzioni per l’adozione dei libri di testo di scuola primaria e secondaria di primo grado per il prossimo anno scolastico. Dopo aver emanato la circolare, a fronte del crescente numero di proteste, anche da parte dei collegi dei docenti, e della vertenza legale promossa dai sindacati, il ministero – osserva la Cgil – con un decreto dirigenziale del 12 maggio è tornato a occuparsi dei libri di testo e, “in palese violazione delle norme attualmente vigenti, sulla base delle norme del Decreto Legislativo già impugnate e delle Indicazioni Nazionali, ha dettato le norme tecniche per la redazione dei nuovi libri di testo, tentando di obbligare le Case Editrici a stampare, per il prossimo anno scolastico, nuovi testi conformi alle Indicazioni Nazionali”. Non solo, il 24 maggio è stata diffusa una nota con la quale il Ministero, secondo i sindacati, “tenta nuovamente di limitare la libertà di insegnamento, principio costituzionalmente garantito”.
Immediata la reazione dei sindacati che hanno dato mandato ai loro legali per impugnare entrambi i provvedimenti. I sindacati contestano la loro legittimità sia in quanto applicativi del primo decreto attuativo della riforma relativo a scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzioni e delle Indicazioni Nazionali a esso allegate (già contestato nei mesi scorsi dai sindacati) sia in quanto ledono, a loro parere, anche il principio costituzionalmente garantito della liberta’ di insegnamento “che non deve essere ne’ limitato, ne’ in nessun modo compresso da atti unilaterali di natura ministeriale”.