Tuttoscuola: Non solo statale

I Maestri Cattolici (Aimc) chiedono stabilità per i docenti

La riduzione dell’organico, il precariato e le ridotte possibilità d’ingresso nella professione da parte dei giovani laureati rischiano di compromettere la qualità della proposta formativa, in un momento in cui la scuola si trova ad affrontare contesti educativi e sociali sempre più complessi ed esigenti, che necessitano di un lavoro continuativo di professionisti competenti e autorevoli. Lo sottolinea l’Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc).

L’associazione ritiene che debbano essere garantite ai docenti condizioni minime di continuità e di stabilità “a tutela della dignità professionale e personale di ciascuno, all’interno di un’azione di riqualificazione di tutte le risorse a disposizione della scuola e del sistema formativo nazionale, volta all’adeguamento degli standard di servizio ai livelli europei“. Una scelta che, secondo i maestri cattolici, può rafforzare nei docenti e nei dirigenti scolastici motivazioni educative e prospettive di innovazione didattica, organizzativa e professionale.

E’ necessario, nell’immediato, avviare una riflessione seria e un dialogo sereno tra le parti sociali relativamente alla costruzione di un nuovo sistema di reclutamento e garantire disposizioni transitorie che possano tenere presenti le diverse istanze in campo“ conclude l’Aimc.

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