Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

I dati impietosi del ministro sui 15 enni

E’ una vera e propria emergenza culturale e sociale, secondo il ministro Fioroni, quella emersa nei giorni scorsi dai dati Ocse sulla competenze dei nostri quindicenni. Una emergenza che il Paese non deve sottovalutare. Per dimostrarlo, Fioroni, nel corso della conferenza stampa sulla direttiva per il recupero nella scuola media, ha riportato alcuni esempi di domande del questionario OCSE.

“Perché c’è differenza tra il giorno e la notte?”: 62 ragazzi italiani su 100 non lo sanno; al sud non lo sa il 70%, al nord il 54%. La media Ocse di risposte sbagliate è del 57,4%. In testa la Finlandia con un tasso di errore del 45,5%.

“A quanto corrisponde il valore di una data moneta conoscendo il tasso di cambio?”: in Italia si registra il 28% di risposte errate mentre i ragazzi dei professionali sbagliano quasi al 50%. La media Ocse di errore è del 20,3% (in Finlandia è soltanto del 10,5%).

Nella interpretazione e lettura di grafici i nostri ragazzi si posizionano sotto la media Ocse di 11 punti. Per queste domande primeggia la Francia con il 92,1% di risposte corrette (l’Italia si ferma al 67,7%), mentre la media Ocse è di 78,7%. Primeggiano nella interpretazione dei grafici gli studenti dei licei (72,9%) anch’essi al di sotto della media Ocse.

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