I consigli di Cisl Scuola e Cobas al neo ministro

Primi auguri e consigli al neo ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, da parte dei sindacati del mondo della scuola.

In particolare, il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima commenta: “Il nostro auspicio è che un governo con tratti significativi di novità si dimostri nuovo anche nell’attenzione che darà ai temi del l’istruzione e della formazione”.

Chiediamo da tempo che le politiche scolastiche ritrovino la dovuta centralità nell’azione di governo, che siano assunte in una logica di investimento in conoscenza, indispensabile per innalzare la competitività del paese e rilanciarne la crescita. Più attenzione alla scuola, dunque – chiede il leader della Cisl scuola – e adeguate risorse: questo serve oggi al paese, questo indichiamo come obiettivo al nuovo ministro e al nuovo governo”.

Scrima valuta come urgente la “piena riattivazione” delle sedi contrattuali, dove assumere “la responsabilità delle scelte necessarie per sostenere obiettivi di valorizzazione e di accresciuta qualità della scuola pubblica italiana”.

Più polemico il benvenuto da parte dei Cobas della scuola che si chiedono: il neo ministro Carrozza “di scuola-scuola, delle materne, elementari, medie e superiori, delle condizioni di lavoro e di studio negli istituti, di precari e inidonei, docenti ed Ata, quanto ne sa al momento?”.

Il leader dei Cobas Piero Bernocchi approfitta dell’occasione quindi per ricordare lo sciopero (il primo convocato con il nuovo governo) di tre giorni proclamato contro i test Invalsi (il 7 alle elementari, il 14 alle medie e il 16 alle superiori), per suggerire al ministro, in quelle date, un confronto “su questi temi e sugli altri argomenti per cui lo sciopero è indetto: e cioè la restituzione a docenti ed Ata del salario rubato con il blocco dei contratti e degli scatti di anzianità; l’annullamento della deportazione dei docenti ‘inidonei’ e dell’espulsione degli Ata precari; l’assunzione  dei precari su tutti i posti disponibili; il rifiuto delle prove selettive per entrare a scuola e delle classi-pollaio; la restituzione nella scuola del diritto di assemblea e di contrattazione per tutti/e”.