I concorsi al palo da sbloccare

Tra i concorsi da lanciare c’è quello per 146 posti di dirigente tecnico, già rinviato due volte con decreti milleproroghe, che rischia l’ennesimo rinvio.

La figura del dirigente tecnico è strategica per il sistema di valutazione e, nella correlata funzione ispettiva, svolge un ruolo essenziale per contrastare abusi e irregolarità, in particolare, nel settore della scuola secondaria di secondo grado degli istituti paritari.

Oggi il corpo ispettivo è disarmato, con ranghi ridotti all’osso e sfiancati. I dirigenti tecnici rimasti in servizio sono circa una ventina e ancora una volta, in attesa del bando, il ministero sarà tentato di attivare incarichi a tempo determinato, nominando docenti o dirigenti scolastici di fiducia, chiamati alla bell’e meglio ad un ruolo di supplenza.

È atteso anche il nuovo bando per l’assunzione di dirigenti scolastici. Dopo avere raschiato il fondo del barile delle graduatorie di merito dell’ultimo concorso per ricoprire i posti vacanti al 1° settembre scorso, è necessario e urgente pubblicare un nuovo bando (annunciato da mesi) anche per evitare il ricorso alle reggenze, un istituto normativo penalizzante sia per le scuole con un capo d’istituto dimezzato sia per lo stesso personale dirigente iper-caricato di impegno e responsabilità.

Bisognerebbe anzi avere il coraggio di mettere mano ai parametri del dimensionamento, che rendono difficile l’operato dei DS – la figura singolarmente più importante per incidere sulla qualità del servizio scolastico – impedendo di fatto di realizzare una vera, efficace, autonomia delle scuole. Da non sottovalutare il campanello d’allarme suonato nell’Assemblea nazionale dei Dirigenti Scolastici indetta unitariamente da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal lo scorso 4 novembre a Roma, che hanno preso di mira le “molestie burocratiche” di cui si sentono vittime i presidi.

È atteso poi il bando del concorso per DSGA di cui è stato già definito il regolamento. Nelle istituzioni scolastiche il DSGA ha una funzione importante e decisiva per la gestione amministrativa, per l’attuazione dei progetti e per assicurare il buon funzionamento dei servizi scolastici.

Molte istituzioni scolastiche, interessate alla stesura dei progetti finanziati dal PNRR, non dispongono dei responsabili che definiscano piani progettuali e ne assicurino l’attuazione. È intuibile l’elevato rischio di conseguenze negative sulla realizzabilità dei progetti.

Mancano oltre duemila DSGA, un quarto delle istituzioni scolastiche attive. Per la piena funzionalità delle scuole non basta il lodevole servizio di supplenza degli assistenti amministrativi facenti funzione. Servono il più presto possibile DSGA titolari.

Poi ci sono i concorsi, più volte annunciati e non ancora banditi, per l’assunzione dei docenti di religione cattolica (il primo e unico concorso è del 2004).

Anche questo concorso (sono previsti più di 5mila posti) è stato oggetto del decreto milleproroghe che ne prevedeva il bando entro quest’anno, anche per onorare l’intesa sottoscritta alla fine del 2020 dal MIUR e dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), il Cardinale Gualtiero Bassetti.

Ai concorsi fermi ai blocchi di partenza da almeno due anni, dovrebbe aggiungersi il bando per l’assunzione di docenti di educazione motoria per le classi quarte e quinte della scuola primaria nelle quali sono stati nominati provvisoriamente docenti precari che, proprio in attesa di questo concorso, stanno contribuendo ad aumentare la provvisorietà anche in questo settore.  

Se il ministro Valditara vuole avere per il prossimo anno scolastico una maggiore stabilizzazione del sistema, dovrà mettere mano a questi concorsi. Al più presto.

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