Grazie agli alunni stranieri sono aumentate le classi al nord

63 mila alunni di scuola elementare in più e altri 47 mila nelle scuole medie, registrati dal 1998-99 all’attuale anno scolastico nelle regioni del nord, fanno una discreta differenza, anche in termini di aumento del numero di classi e di organico dei posti di docente.
Quei 110 mila alunni in più sono in buona parte l’effetto, ormai noto, delle iscrizioni di alunni stranieri nelle scuole del nord. Ed è anche grazie a loro che nel sessennio considerato le classi di scuola primaria nel Nord Ovest e Nord Est sono aumentate di 782 unità e quelle di secondaria di I grado di 802 unità (1.584 classi in più nel I ciclo di istruzione).
Un incremento che ha la prospettiva di consolidarsi anche per i prossimi anni, sia per la previsione di ulteriori consistenti arrivi al nord di alunni stranieri, i cui nuclei familiari sono attratti da migliori condizioni lavorative e sociali delle città settentrionali, sia perché le scuole dell’infanzia, anticamera della scuola dell’obbligo, hanno anch’esse avuto un forte incremento di iscritti in questi anni (quasi 37 mila in più nelle scuole statali nel sessennio, pari ad oltre 1400 nuove sezioni).
Gli istituti superiori, che già avevano beneficiato degli effetti di innalzamento dell’obbligo scolastico (oltre 2.700 classi in più), subiranno un ulteriore incremento per effetto dell’onda di piena delle classi del I ciclo di istruzione.
Si può prevedere, con buona attendibilità, che nell’area del nord vi sarà nei prossimi 8-10 anni un ulteriore incremento del numero di classi e sezioni nei diversi ordini di scuola variabile tra le sei e le otto mila classi in più.
Le conseguenze di questi aumenti di classi e di alunni saranno di varia natura: aumenteranno i posti di insegnante al nord più che al sud, vi sarà l’esigenza di nuovi spazi e di aule da reperire, di servizi (mensa e trasporto da attivare), aumenteranno i problemi connessi con l’integrazione degli stranieri.