Grandi manovre per le manifestazioni per il tempo pieno

Arrivano in queste ore alle scuole romane telefonate da Legambiente che, con Cgil-scuola, invita docenti e genitori a ritirare presso la sede del giornale “Repubblica” palloncini colorati da lanciare durante la manifestazione romana di domani giovedì 15 gennaio, che prepara quella nazionale di sabato prossimo contro la riforma scolastica e per la difesa del tempo pieno.

Sui palloncini sono riportate scritte “contro il ministro Moratti” e a favore del tempo pieno nella scuola elementare.
Evidentemente le precisazioni del ministro contenute nella recente circolare sulle iscrizioni, secondo cui il tempo scuola di 40 ore settimanali, corrispondenti a quelle dell’attuale tempo pieno, è confermato nella sua durata complessiva (cambia il modello organizzativo), non sono bastate a far desistere gli organizzatori della manifestazione contro la riforma Moratti, i quali stanno ora alzando il tiro.

Si vuole probabilmente sfruttare l’onda lunga della preoccupazione di migliaia di famiglie che nelle settimane scorse, temendo la riduzione del tempo scuola nell’elementare e nuovi oneri per la mensa scolastica, avevano sostenuto manifestazioni pro-tempo pieno.

A questo punto l’obiettivo principale della manifestazione e del movimento che passa tra i vari comitati per il tempo pieno/prolungato – benedetti dai gruppi parlamentari dell’Ulivo (Ds, Margherita, Verdi, Sdi) e Rifondazione comunista – potrebbe essere non più il tempo pieno ma il decreto in discussione alle Camere (del quale si chiede il ritiro) e il blocco totale della riforma Moratti.
Il fatto prevalentemente scolastico si colora sempre più di sfumature prevalentemente politiche.