Graduatorie taroccate per le nomine in ruolo?

Sono in corso da alcuni giorni le nomine in ruolo di oltre 62mila precari della scuola per i quali il Miur ha anche disposto l’acquisizione, entro tre giorni dalla nomina, della documentazione in originale che attesti la veridicità di quanto dichiarato per entrare in graduatoria. Non sappiamo come stia andando l’accertamento, ma è lecito ritenere, se dolo ci fosse, che la documentazione non basterebbe a scovarlo.

Su questo argomento delle graduatorie “taroccate” il “Fatto Quotidiano” nei giorni scorsi ha dedicato un servizio raccontando di corsi on line, che non controlla “praticamente nessuno”, per “acquisire punti utili a piazzarsi in graduatoria”: gli insegnanti spendono “dai 400 ai 1.500 euro per avanzare in “classifica” e sperare in un posto fisso: alcuni di loro ci arrivano in questi giorni, grazie proprio ai punti acquisiti attraverso questi stessi corsi… Un vero e proprio mercato di punti che crea discriminazioni pesanti fra gli stessi precari”.

La Lega, che da sempre avanza dubbi sui punteggi delle graduatorie, non ha perso l’occasione per esultare, affermando che Il Fatto “ha scoperto l’acqua calda, e cioè che i punteggi di chissà quanti insegnanti precari sono ‘taroccati’. È da tempo che la Lega Nord pone il problema della credibilità delle graduatorie. Ma si è continuato a far finta di nulla e a considerare, quelle attuali, liste di “merito”. Dunque, alla fine – osserva il sen. Pittoni della Lega – ci è arrivata anche la sinistra. Il passo successivo però adesso dovrebbe essere quello di appoggiare il progetto di riforma del reclutamento del Carroccio, che individua un percorso innovativo ma chiaro ed efficace per la selezione ‘meritocratica’ degli insegnanti da assumere, mettendo in ‘concorrenza’ i candidati delle varie regioni”.

In attesa di conoscere meglio questa specie di “federalismo delle valutazioni” di cui parla la Lega, è augurabile che l’Amministrazione scolastica renda pubblici (in termini quantitativi) gli esiti degli accertamenti e degli eventuali annullamenti di nomine.