Graduatorie d’istituto: missione impossibile

Sono scaduti sabato 24 i termini per la presentazione delle domande di II e III fascia per le graduatorie di istituto dei docenti. Secondo i sindacati della scuola si prevede l’arrivo di centinaia di migliaia di domande (c’è chi parla di mezzo milione) da parte di docenti precari che ripongono nelle graduatorie di istituto le loro aspettative di lavoro.

Mediamente sono attese per ogni segreteria 50-60 domande, ma alcune ne potrebbero ricevere duecento e forse più. Spetterà alle segreterie delle scuole smaltire quella mole enorme di lavoro, controllando e inserendo a sistema la documentazione prodotta dagli aspiranti.

Tutto entro il 30 giugno: una settimana scarsa di tempo per chiudere le operazioni per la valutazione e l’inserimento a sistema!

La Cgil-scuola ha protestato, criticando duramente il Ministero:  “Il Miur, con una scelta irresponsabile, ha dato alle segreterie con un organico sottodimensionato, in un periodo così denso di scadenze, solo una settimana di tempo per un’operazione così complessa e delicata. Ci chiediamo perché il Ministero ha impiegato mesi e mesi prima di far uscire il bando, scaricando poi sulle segreterie scolastiche e sul personale tutte le contraddizioni del sistema”.

È “un’impresa disperata – ha commentato la segretaria generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi – Non è un lavoro semplice quello che va fatto perché si tratta di controllare le domande, non solo di inserirle a sistema. Ma anche per questa operazione, in apparenza banale, tocca fare i conti con ricorrenti disfunzioni, che ci vengono ogni giorno da più parti segnalate e documentate”.

Considerato che la “situazione rischia di degenerare, il termine del 30 giugno va rivisto”.

In assonanza con il segretario della Flc-cgil, Sinopoli, la Gissi “Credo che una proroga sia obbligata anche se c’é l’esigenza di avere le graduatorie pronte per l’inizio delle attività didattiche: ma non si può imporre alle nostre scuole una missione impossibile”.