Governo Monti/5. Gli auguri e la cautela dei sindacati

L’accoglienza che le forze sociali hanno riservato al governo Monti è stata positiva, sia da parte degli imprenditori sia da parte dei sindacati dei lavoratori. Positiva ma non incondizionata.

I primi raccomandano al governo di “fare presto”, come ha titolato il quotidiano di Confindustria Il Sole-24 ore. I secondi elogiano i richiami di Monti all’equità, ma attendono di capire meglio la natura e la portata delle misure in arrivo.

Anche nei confronti del ministro Francesco Profumo le espressioni usate dai sindacati della scuola (e dalle principali associazioni professionali e dei genitori) sono di apprezzamento e di stima. A parte le frange massimaliste come Cobas e dintorni, che hanno subito coniato il facile slogan “Profumo di austerity”.

Il sindacato della scuola che è stato finora il più critico nei confronti del ministro Gelmini, la Flc-Cgil, definisce Profumo “una personalità di alto profilo culturale”, come ha detto il segretario Domenico Pantaleo, che però aggiunge “Attendiamo il programma per una valutazione sul merito delle scelte che concretamente il neoministro intende attuare”.

Anche la Cisl Scuola fa gli auguri al nuovo ministro “perché crediamo che ne abbia davvero bisogno”, e sollecita “un confronto costruttivo nell’interesse del buon funzionamento del servizio scolastico e attende di poterlo fare, da subito, sulle questioni di più immediata urgenza”.

Una nota della Uil scuola entra nel merito ricordando che per la scuola sono necessarie anche “riforme che non costano” come la riforma degli organi collegiali ferma al 1974, la sburocratizzazione del sistema istruzione con l’eliminazione di procedure che appesantiscono il lavoro degli insegnanti, e ancora “l’utilizzo flessibile delle risorse, la possibilità di rapidi interscambi tra scuola, mondo del lavoro e territorio, e la costituzione di reti di scuole”.

Anche la Gilda degli insegnanti fa gli auguri a Profumo, “tecnico di alto profilo”, ma resta “in attesa di conoscere i programmi del ministro”, mentre lo Snals, che si mostra più ‘continuista’, lo invita “a corrispondere alle aspettative delle giovani generazioni (…) continuando e potenziando una politica scolastica basata sulla serietà degli studi”.

Nel complesso, con l’eccezione della sinistra sociale antagonista, i sindacati si mostrano ben disposti nei confronti del nuovo ministro ‘tecnico’, ma vogliono incontrarlo e soprattutto conoscere i suoi programmi. L’impressione è che Profumo avrà da offrire più idee che risorse.