Giannini: per Sc sconfitta schiacciante

Il trionfale risultato del Pd fa pensare che la cultura riformista che Monti ha portato è ricoperta dal nuovo corso del Pd di Renzi. Questa sera avremo una riunione di partito e rifletteremo, ma un processo di ricollocamento politico non si fa in una settimana“. Così il ministro dell’istruzione Stefania Giannini, che è anche segretario di Scelta civica, ha risposto alle domande dei giornalisti su una possibile confluenza di Sc nel Pd, a margine di una audizione davanti le commissioni congiunte Ambiente e Attività produttive della Camera.

Sul risultato assolutamente deludente della sua coalizione di partiti (Sc, ‘Fare’ e Centro democratico), presentatasi alle elezioni con la sigla Scelta europea, Giannini ha detto che “Le sconfitte schiaccianti non si possono commentare. È evidente che la nostra proposta non è stata capita o accettata“.

In serata il ministro ha presentato le dimissioni da segretario di Sc, sulle quali si è aperto un dibattito.

Il fatto è che mentre i dirigenti della minicoalizione (Boldrin e Tabacci, oltre a Giannini) discutono sull’ipotesi di confluenza nel Pd, i loro ex elettori li hanno preceduti votando in massa per il partito guidato da Matteo Renzi, dopo il passo indietro dall’impegno diretto in politica del loro leader più autorevole, Mario Monti. 

Certo è che da queste elezioni il governo è uscito più forte, ma il ministro più debole.