Già abrogata la norma salva-dirigenti, ma Anp contesta l’Amministrazione scolastica

Come annunciato dal ministro Gelmini, ma, soprattutto, come voluto dal presidente della Repubblica che aveva condizionato l’approvazione della legge salva-precari al superamento di quella norma salva-dirigenti, il decreto-legge ora c’è ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27 novembre 2009 (d.l. 27 novembre 2009, n. 170).

L’articolo unico è stringato ed essenziale, privo di precisazioni sulle diverse situazioni dei candidati (che potranno essere apportate in sede di conversione), e si limita ad affermare che “È abrogato l’articolo 1, comma 4-quinquiesdecies, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009. n. 167.

La questione è però ben lontana dall’essere risolta, anche se Gilda degli insegnanti plaude alla decisione di cancellare la disposizione contestata.

L’Anp, l’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici dichiara, senza mezzi termini, che “quel che non si può accettare è che le conseguenze di una serie di superficialità, errori e pasticci amministrativi ricadano su centinaia di dirigenti, che comunque da tre anni hanno svolto il proprio lavoro e che non possono oggi ricevere uno sbrigativo benservito, come se fossero gli unici a dover pagare, e per colpe non loro“.

L’Anp, nel ribadire il sostegno ai diritti di coloro che ritiene siano le vere vittime di questa vicenda ed il suo impegno per trovare al più presto adeguate soluzione, sferra un duro attacco all’Amministrazione scolastica siciliana: “Non è neppure possibile – prosegue Anp – che l’amministrazione centrale non tragga le conseguenze di quanto è accaduto: a cominciare dalle responsabilità del vertice dell’ufficio che ha gestito il concorso con la leggerezza che tutti hanno potuto constatare e con conseguenze devastanti per centinaia di scuole siciliane oltre che per i diretti interessati“.