Genitori: a cosa servono nella scuola?

Genitori: a cosa servono nella scuola?

È una delle domande che raccolgono le risposte più contrastanti: a cosa servono i genitori a scuola? I pareri sono discordi su ambo i versanti: quello degli addetti ai lavori e quello delle famiglie. A tutta prima, sia agli uni che agli altri viene una risposta lapidaria: “A nulla!”, poi ci si pensa ancora un po’ ed ecco che emergono tante posizioni, possibiliste o pessimiste e talvolta anche molto ottimistiche, vediamole.

I genitori delegano

Triste, ma vero, molte famiglie sono completamente assenti sul versante della formazione dei loro figli. Se il fenomeno è molto diffuso, è opportuno che la scuola intervenga, ponendo la partecipazione dei genitori come obiettivo prioritario nel piano di miglioramento, meglio se coinvolgendo un’Associazione di genitori.

I genitori versano/non versano il contributo volontario

È indubbio che l’arricchimento dell’offerta formativa riposi in larga misura sulle risorse che provengono dalle famiglie, siano esse erogazioni liberali o contributi finalizzati a una determinata attività. Da una ricerca che abbiamo svolto come A.Ge Toscana, emerge che la maggiore propensione dei genitori a versare il contributo volontario è strettamente connessa con l’uso trasparente che la singola scuola fa di tali contributi. È appena il caso di ricordare che ciò costituisce un preciso obbligo, in particolare a carico del Dirigente scolastico.

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Di Rita Manzani Di Goro, Presidente Associazione Genitori A.Ge. Toscana

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