Gelmini/2. L’appoggio di Napolitano

Sui provvedimenti più importanti, dalle nuove modalità di reclutamento e di governance (Consigli di amministrazione, costituzione di fondazioni) al finanziamento delle università sulla base di parametri oggettivi di valutazione (fino al 30% del totale) saranno definite delle  linee guida, che saranno oggetto di una ampia consultazione con i soggetti che a vario titolo operano ed agiscono nella e per l’università.

Il Consiglio ha, inoltre, approvato un decreto presidenziale, su proposta dei ministri Brunetta e Tremonti, che autorizza il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ad assumere a tempo indeterminato centodieci unità di personale docente di prima e di seconda fascia presso le Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM); le assunzioni autorizzate fanno fronte alle urgenti esigenze di personale per l’attività didattica nell’anno accademico 2008-2009.

Tiepida la reazione dell’opposizione (Modica, PD, riconosce che c’è una “inversione di tendenza“, ma parla anche di “giudizio sospeso“), negativa quella dei sindacati, impegnati nella preparazione dello sciopero nazionale del 14 novembre (la Flc-Cgil parla di provvedimento “raffazzonato“).

Positivo, invece, il giudizio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che parla di una “concreta apertura verso le preoccupazioni della ricerca e le aspirazioni dei giovani ricercatori” e dice di sperare in un “ragionevole confronto tra le parti politiche e sociali in vista di uno sforzo comune“. Nel complesso, un cambio di marcia della Gelmini, almeno a livello universitario. Per la scuola lo scenario appare più complicato.