Gelmini tra falchi e colombe/2. …e l’università

Analogamente, per quanto riguarda il decreto legge sull’università, alcune proposte dell’opposizione sono state recepite, soprattutto in materia di misure anti-baroni (come la penalizzazione economica di quelli improduttivi), di assegnazione di risorse per l’assunzione di giovani ricercatori soltanto agli atenei “virtuosi”, e su altri punti.

Ma anche qui le colombe (il relatore sen. Giuseppe Valditara per la maggioranza, autore di molte aperture, e i pur autorevoli senatori Nicola Rossi e Pietro Ichino per l’opposizione) sono state sconfitte dai falchi, che hanno preferito lo scontro all’incontro, essenzialmente per ragioni politiche di carattere generale.

Per l’opposizione è scesa in campo la capogruppo del PD Anna Finocchiaro, che ha tagliato corto: “La sostanza è che questo governo ha tagliato con la Finanziaria un miliardo e mezzo all’università“, ha detto, “come gli studenti hanno capito benissimo“.

E certo si è avvertita nell’aula di Palazzo Madama l’eco delle manifestazioni anti-Gelmini che continuano a svolgersi in  numerose città italiane, e forse anche la preoccupazione, da parte del PD,  di mantenere una linea di marcata contrapposizione al governo in pendenza dello sciopero generale proclamato dalla CGIL per il prossimo 12 dicembre 2008. Sciopero a cui non aderiscono la CISL e la UIL, che vorrebbero tenere aperto un tavolo di trattativa con il governo. Ma per ora vincono i falchi.