Gelmini sui dati OCSE: dimostrano che servono le riforme

I risultati dell’indagine Ocse confermano le nostre valutazioni sul sistema scolastico e la necessità di proseguire sulla strada delle riforme“. Questo è il commento a caldo del ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, sui risultati dell’ultimo Rapporto annuale sull’educazione Education at a glance, resi noti questa mattina.

Secondo Gelmini “la ricerca dimostra che la qualità dell’istruzione non è affatto legata al numero di ore passate tra i banchi. Secondo l’Ocse infatti l’Italia raggiunge il record di ore di lezione, ma il rendimento scolastico degli studenti resta basso“. Perciò per migliorare la qualità dell’istruzione “è indispensabile che la retribuzione dei docenti sia basata sul merito e non esclusivamente sull’anzianità di servizio, come rilevato dall’Ocse”.

Da un punto di vista più generale, prosegue poi il ministro facendo riferimento alla bassa percentuale della spesa per l’istruzione sul PIL in Italia (4,5% contro la media OCSE del 5,7%), “l’indagine conferma che è necessario ottimizzare le risorse per l’istruzione. Esattamente ciò che il governo italiano sta facendo“, nella convinzione che “l’efficacia dei sistemi scolastici nel futuro sarà misurata solo in base ai risultati effettivamente conseguiti e non sulla quantità di soldi spesi inizialmente dai singoli Paesi.“.

Comunque la spesa per studente in Italia è nella media dei Paesi Ocse per l’istruzione scolastica, mentre  per quella universitaria è assai più bassa, riconosce il ministro.