Fuori dal contratto permessi e congedi del personale

Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa vigente in materia di congedi, aspettative e permessi, comunque denominati, fruibili dai lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati“. Esordisce così l’art. 23 della legge delega in materia di aspettative e permessi varata ai primi di marzo dal Senato e in attesa di essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Tra sei mesi, forse prima che venga rinnovato il contratto nazionale di lavoro 2010-2012 per il personale scolastico, molti contenuti dell’attuale rapporto di lavoro potrebbero essere sottratti alla esclusiva competenza contrattuale per diventare contenuto di stato giuridico, per il quale le Amministrazioni pubbliche avranno potere prevalente di gestione, di interpretazione e di controllo.

Sono almeno quindici le disposizioni contrattuali contenute attualmente nel CCNL del comparto scuola che riguardano permessi, congedi, aspettative e altre forme di attenuazione del rapporto di lavoro. Sotto l’aspetto quantitativo quegli articoli possono sembrare pochi, visto che rappresentano soltanto il 10% di tutte le norme contrattuali, ma hanno indubbiamente una incidenza qualitativa sulla vita professionale del personale scolastico e, a volte, un peso non secondario anche sul servizio scolastico.

Se il disegno di legge dell’on. Aprea, per il momento “congelato” alla Camera, dovesse riprendere il suo cammino (come ha annunciato la stessa Aprea nell’intervista a Tuttoscuola) per essere approvato anche nei contenuti che riguardano la carriera dei docenti, sottraendo alla contrattazione un’altra competenza di rilievo, l’ambito di azione del CCNL si andrebbe a ridurre ulteriormente.