Fumo a scuola, insegnanti troppo tolleranti, per Cittadinanzattiva

Nel cortile, in bagno. Nelle scuole superiori gli studenti non hanno problemi a farsi vedere mentre fumano: il 70% di chi fuma, infatti, lo fa in cortile. Lo rileva l’indagine condotta dal settore scuola di Cittadinanzattiva sul fumo a scuola, condotta in 154 istituti. All’opposto, invece, i più piccoli, gli allievi delle medie (in prevalenza tredicenni, secondo il campione preso a riferimento nell’indagine), fumano per lo più fuori dalla scuola (60%) o in bagno (49%) probabilmente per non farsi vedere.

Ad essere molto, troppo tolleranti sono soprattutto gli insegnanti – quelli delle scuole superiori sono indicati dal rapporto i più “viziosi” tra il personale scolastico – che non danno il buon esempio e molto spesso fanno finta di nulla se scoprono che un loro studente fuma a scuola” denuncia Cittadinanzattiva: il 25% dei docenti delle superiori e il 3% dei docenti medi si mostra “indifferente”. Solo il 28% degli insegnanti delle superiori e la metà nelle scuole medie segnala correttamente l’accaduto al dirigente che, per la legge, è responsabile della sicurezza nella scuola.

Per quello che riguarda il personale non docente, le segnalazioni da parte degli studenti sui collaboratori scolastici che fumano, sono inferiori a quelle dei docenti: gli studenti delle superiori riferiscono nel 47% dei casi di averli visti fumare qualche volta o di frequente, nel caso degli studenti delle medie nel 25% dei casi.

Apparentemente più virtuoso il dirigente scolastico: le segnalazioni a suo carico diminuiscono infatti notevolmente: il 94% degli studenti delle medie e l’88% di quelli delle superiori affermano di non aver mai visto il proprio dirigente fumare. Nei casi in cui questo è avvenuto (9% nelle superiori, 4% nelle medie), è stato visto fumare soprattutto nel cortile, (66% degli studenti delle superiori e 41% delle medie), ma anche fuori dalla scuola (15% per le superiori, 18% per le medie). Agli studenti delle superiori è capitato però di veder fumare il dirigente anche in presidenza (11%). Ancor più grave il fatto che il 9% dei ragazzi delle medie dichiari di averlo visto fumare all’ingresso della scuola ma, soprattutto, nella propria classe.

Perché gli studenti fumano? Per sentirsi più grandi (41% alle superiori, 66% alle medie), perché non sanno quanto il fumo fa male (16% superiori e 28% medie), per spirito di trasgressione (18% superiori e 17% medie), ma anche “perché gli piace” (37% superiori e 12% medie). “Il dato è molto interessante – commentano i promotori – perché conferma quello che anche le indagini ufficiali attestano e cioè che l’influenza del gruppo dei pari sia da considerare come uno dei fattori di rischio più forti da associare all’iniziazione e all’abitudine del fumo tra i giovanissimi“.

L’altro dato che crea un certo allarme – prosegue ancora l’analisi di Cittadinanzattiva – si riferisce alla voce, anch’essa molto votata dai ragazzi, relativa al piacere di fumare. A questo dato va correlato quello relativo alla voce “altro” (8% delle superiori, 3% delle medie) in cui i ragazzi indicano tra i motivi per i quali si fuma la dipendenza, il modo per scaricare la tensione legata alle attività scolastiche, o la noia.

L’indagine di Cittadinanzattiva sul fumo a scuola ha anche messo a confronto tre regioni del nord, centro e sud Italia. Guardando a Lombardia, Lazio e Calabria, emerge che gli studenti delle scuole superiori laziali fumano più dei loro coetanei lombardi e calabresi (52%, contro 43% e 25%; 31% la media nazionale), ma cominciano a fumare più tardi, visto che nelle scuole medie del Lazio dichiara di non fumare il 99% degli studenti, rispetto al 95% della media nazionale (93% in Lombardia, 97% in Calabria). Gli insegnanti più viziosi sembrerebbero concentrarsi nelle grandi aree urbane, i più permissivi nei confronti degli studenti in Calabria: infatti, in Lombardia e Lazio, l’86% degli studenti superiori ha dichiarato di aver visto fumare i propri docenti, contro il 77% della media nazionale e il 78% dei calabresi; il 40% dei docenti calabresi fa finta di nulla se vede un proprio studente con la sigaretta tra le mani, rispetto al 17% dei lombardi e al 11% dei laziali (25% la media nazionale). Ed in generale in Calabria il 42% dei ragazzi delle superiori non viene punito in alcun modo se scoperto a fumare a scuola.