
Francia. Xavier Darcos nuovo ministro delleducazione
59 anni, già professore di lettere classiche nelle scuole secondarie e poi ispettore centrale, Xavier Darcos è il nuovo ministro dell’istruzione francese, nominato dal neopresidente della Repubblica Sarkozy nella compagine guidata da François Fillon.
“Mi conoscono bene da tanto tempo, e non mi considerano un intruso“, ha scritto Darcos, a proposito dei sindacati degli insegnanti, in un rapporto inviato lo scorso 10 marzo a Sarkozy. Rapporto ripreso dalla stampa francese nel pieno di una campagna elettorale nella quale il candidato del centro destra, poi uscito vincitore, si era espresso con convinzione in favore dell’aumento della produttività del sistema educativo, suscitando il sospetto dai sindacati.
Ma Darcos ritiene di poter avviare un confronto costruttivo con gli insegnanti francesi, forte anche della sua vicenda professionale e degli incarichi già ricoperti nel settore: capo di gabinetto di Bayrou al Ministero dell’educazione nazionale nel 1994, poi consigliere per l’educazione e la cultura del primo ministro Alain Juppé, e dal 2002 al 2004 viceministro per il settore scolastico, accanto al ministro Luc Ferry. Una collaborazione terminata a causa di contrasti con il ministro, responsabile secondo Darcos di tenere una linea inutilmente conflittuale con i sindacati.
Un primo banco di prova attende il neoministro: praticamente tutti i sindacati gli chiedono l’immediata sospensione di un decreto emanato dal suo predecessore Robien, che provoca la riduzione di 3.058 posti a partire dal prossimo settembre. Sarkozy in campagna elettorale si era dichiarato disponibile ad accogliere la richiesta, anche su consiglio di Darcos. Ma ora il nuovo ministro dovrà tener fede all’altra, e più impegnativa, promessa fatta dal neopresidente della Repubblica: quella di liberalizzare le iscrizioni, superando la territorializzazione prevista dalla “carte scolaire“, in nome di una scuola fondata sul preminente valore non del luogo di nascita ma del merito individuale. Un principio, quello meritocratico, che Darcos cercherà di affermare anche in sede di concertazione con i sindacati sui modi più efficaci per ridare valore e prestigio alla condizione insegnante.
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