Franceschini e Fioroni presentano il piano del Pd sulla scuola

Il leader del Partito Democratico Dario Franceschini, insieme al responsabile Educazione del Pd Beppe Fioroni, ha incontrato questa mattina alla Camera dei Deputati alcuni rappresentanti del mondo della scuola. È stata una sorta di assemblea aperta, sul modello di quelle già fatte con i sindacati delle forze dell’ordine e delle associazioni che si occupano di povertà, per “ascoltare” quello che sta accadendo nella scuola dalla “viva voce” di chi ci lavora.

Nel corso dell’incontro, i due esponenti del centro-sinistra hanno annunciato una iniziativa del partito sul tema scuola: “La nostra opposizione continuerà ad essere durissima” e “continueremo a denunciare gli 8 miliardi di tagli alla scuola” ha spiegato Franceschini, dopo aver ascoltato gli interventi di diversi insegnanti, alcuni dei quali precari.

La scelta del governo per i due parlamentari è stata dettata solo da criteri “contabili“, senza curarsi degli “effetti devastanti che ne deriveranno sulla vita reale dei cittadini“.

Franceschini ha quindi illustrato le controproposte del Pd sulla scuola: “Bloccare il licenziamento di 200mila precari, tanto più in un momento di crisi economica e mentre il presidente del Consiglio annuncia che nel mondo ci saranno 20 milioni di disoccupati; reintrodurre il tempo pieno; investire per le ristrutturazioni degli edifici scolastici, che cadono a pezzi“. Se il governo non rinuncerà ai tagli, ha promesso il segretario del Pd, “troverà una grande mobilitazione, civile, pacifica, del mondo della scuola“.

Nel segno dell’ironia, le dichiarazioni di Beppe Fioroni, che ha bacchettato le idee del Pdl su tempo pieno (“Loro hanno un’idea particolare del tempo-pieno: l’idea di bambini-pacchi postali che devono solo essere intrattenuti con un lungo dopo-scuola“), maestro unico, (quelli del centro destra “chiedono a degli specialisti di diventare tuttologi“), e sulla possibile chiusura di molte scuole di montagna (loro costringono i bambini a fare “come Heidi, chilometri a piedi se vogliono andare a scuola“).

Franceschini ha infine accusato il governo di falsificare la verità, negando l’esistenza dei tagli alla scuola, “nonostante siano scritti nella Finanziaria“. Nello specifico, la petizione il Pd propone: un piano nazionale straordinario per assicurare borse di studio, libri gratuiti per gli anni della scuola dell’obbligo, mense e trasporti; un piano di aggiornamento dei docenti; un sistema di valutazione di scuole e insegnanti, gestito da una “autorità esterna“; un numero “certo e stabile di insegnanti e di organici funzionali“; un programma di sperimentazione per migliorare “l’utilizzo delle risorse“; la riforma della scuola superiore e l’obbligo di istruzione fino a 16 anni, che deve “essere garantito e reso effettivo“; un sistema di “apprendimento per tutta la vita“; un piano di stabilizzazione e indennità di disoccupazione per i precari.