Manovra: si investe nella formazione digitale dei docenti

Lo scorso 27 dicembre è stato dato il via libera della Camera dei deputati alla Legge di Bilancio. Il testo prevede 40 milioni per la digitalizzazione, insieme a ulteriori risorse per potenziare l’azione amministrativa e didattica nelle scuole, anche con l’impiego degli animatori digitali e delle nuove tecnologie. Sono confermate e potenziate le équipe formative territoriali dei docenti, che si occupano dell’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale, per accelerare i processi di innovazione nelle scuole, promuovere la formazione del personale e potenziare le competenze di studentesse e studenti sulle metodologie didattiche innovative e sulla didattica digitale integrata. Con gli emendamenti approvati alla Camera sono stati poi stanziati 20 milioni di euro per concedere per un anno agli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, un dispositivo mobile dotato di connettività o un bonus del medesimo valore.

Esprimo soddisfazione per l’approvazione da parte del Governo dell’ODG sulla formazione digitale dei docenti della scuola italiana. Il Digital Economy and Society Index – DESI, l’indicatore che riassume il livello di digitalizzazione dei paesi europei, colloca infatti, l’Italia per il 2019 al venticinquesimo posto tra i 28 Stati che compongono l’Unione europea“. Lo afferma in una nota Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e responsabile del Dipartimento Istruzione del movimento azzurro.

La parlamentare, dopo aver notato che l’Italia rimane ben al di sotto della media europea per quanto riguarda la diffusione delle competenze digitali e che da questo grave ritardo non sono esclusi i più giovani, osserva che proprio per questo assume un ruolo centrale la formazione dei docenti che per primi devono essere messi in grado di  favorire l’introduzione dell’innovazione didattica e metodologica nel sistema di istruzione.

Così pure non si può continuare a ignorare, aggiunge Aprea, che “la programmazione informatica – il Coding – sia una materia fondamentale per le nuove generazioni di studenti per alfabetizzarli ai linguaggi delle tecnologie e dominarle, e rappresenta la quarta abilità di base  della scuola, in continuità e non in contrapposizione con le abilità tradizionali del leggere, scrivere e far di conto“. Per questo, insiste, “occorre predisporre per l’anno scolastico 2021-2022 un piano straordinario di formazione per tutto il personale docente in servizio sull’innovazione digitale, al fine di sensibilizzarlo all’uso delle nuove metodologie didattiche e per lo sviluppo delle competenze digitali“.

Solo in questo modo, conclude la parlamentare, che prima di dedicarsi alla politica è stata dirigente scolastica, diventa possibile fissare per l’anno scolastico 2022-2023 l’introduzione obbligatoria dell’insegnamento del Coding nelle scuole a partire dalla scuola primaria, in modo da formare cittadini che sappiano utilizzare accanto ai codici tradizionali della lingua orale e scritta, anche quello del digitale, che è proprio di questo tempo.