Formazione dei docenti. Ok molto condizionato della Camera

Sul Regolamento per la formazione iniziale dei docenti, la Camera ha espresso parere favorevole, ponendo ben ventidue condizioni, non di scarsa rilevanza.

Il parere non è vincolante, ma le condizioni poste dalla maggioranza parlamentare potrebbero costringere il ministro a rivedere a fondo il testo dello schema, a cominciare dalla necessità di fissare l’anno accademico da cui dovrà avviarsi il nuovo processo formativo.

Sarà necessario prevedere l’abbreviazione dei corsi di studio mediante il riconoscimento di crediti.

I percorsi formativi per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria dovranno essere distinti. E, a proposito della formazione del docente della scuola dell’infanzia, la Camera ritiene che essa vada collegata con quella del docente per gli asili nido “al fine di rendere quanto più possibile permeabili le competenze professionali per i due ruoli nel corso dell’età 0-6 anni”.

Per il docente di scuola primaria la Camera ritiene indispensabile che sia in possesso anche di una formazione pluridisciplinare (suggestione del docente unico?).

La Camera vuole una attenzione diversa alla didattica e pedagogia speciale, prevedendone l’inclusione non solo nell’ambito del tirocinio formativo, ma anche nel corso di laurea magistrale. Chiede percorsi differenziati, durante la specializzazione post abilitazione per il sostegno agli alunni con disabilità, per acquisire specifiche competenze per i diversi ambiti di disabilità.

Occorre prevedere, dice la Camera, che l’accesso ai percorsi abilitanti avvenga attraverso lo svolgimento di una prova orale, la preparazione disciplinare e la valorizzazione del servizio svolto anche nella scuola di istruzione secondaria.

Oltre alle condizioni poste, la Camera ha svolto numerose osservazioni, tra cui quella che ritiene opportuno si proceda “in tempi rapidi al completamento dell’intervento normativo con la disciplina del reclutamento, in coerenza con il presente provvedimento”.