Flc-Cgil. Presidio in solitaria dei precari davanti al ministero

In solitaria mercoledì prossimo la Flc-Cgil organizzerà un presidio a Roma davanti al Ministero dell’istruzione per i precari della scuola.

Probabilmente l’iniziativa era stata programmata quando, a elezioni politiche effettuate, tutto (o quasi) lasciava prevedere che il 10 aprile, dopo un mese e mezzo, vi sarebbe stato il nuovo governo e un nuovo ministro all’istruzione a cui presentare, come saluto di benvenuto, le richieste dei precari della scuola.

Ma la crisi in atto brucia un’occasione, perché l’attuale inquilino del Palazzo della Minerva, con le valige pronte, non avrà voglia di ascoltare nuove petizioni e rivendicazioni o, se anche volesse farlo, non sarebbe in grado di prendere eventuali impegni per il futuro.

Si può pensare quindi che, indipendentemente dalla presenza di un ministro vecchio o nuovo, il sindacato di Pantaleo voglia conseguire un altro obiettivo: essere, cioè, il soggetto prioritario di riferimento della galassia del precariato scolastico e universitario e diventare punto indiscusso di aggregazione di quel personale.

L’iniziativa del presidio non è infatti unitaria e, dopo l’ultimo strappo dell’accordo sugli scatti di anzianità non sottoscritto proprio dalla Cgil-scuola, lascia intendere che la rottura sindacale stia diventando strutturale.

Per quanto riguarda le rivendicazioni per la scuola la piattaforma del presidio prevede: piano pluriennale di stabilizzazione di tutti i precari; equiparazione dei diritti del personale a tempo determinato con quelli a tempo indeterminato nel prossimo CCNL; no a nuovi concorsi prima della stabilizzazione dei precari; istituzione dell’organico funzionale d’istituto; immissione in ruolo dei precari Ata su tutti i posti vacanti a decorrere dal 1° settembre 2012.