Fioroni e gli insegnanti/2. Il catalogo è questo…

Nella sua lettera agli insegnanti il ministro Fioroni fa un non breve elenco degli obiettivi da raggiungere. Eccone una sintesi: rendere più inclusivo il nostro sistema educativo coniugando equità ed eccellenza; definire obiettivi e standard di competenze più elevati per tutti, sia di base che professionali; valorizzare le attitudini, i talenti, gli stili cognitivi e le strategie di apprendimento di ciascuno; adottare la logica dell’apprendimento lungo tutto il corso della vita e dell’apprendere ad apprendere; assicurare trasparenza e attendibilità scientifica alla valutazione degli apprendimenti; valorizzare e sviluppare l’intero comparto tecnico professionale, un obiettivo più volte invocato anche dal presidente Prodi.
Ma prima di ogni modifica“, puntualizza Fioroni, “ci sarà lo spazio per l’ascolto del mondo della scuola, per i confronti con l’associazionismo professionale, con le organizzazioni sindacali di categoria, con le parti sociali. Non per rimandare le decisioni più difficili o le scelte più controverse (…), ma per decidere a ragion veduta, misurandosi sia con le opinioni che con i fatti, verificando le condizioni di concreta agibilità del cambiamento, destinando le risorse necessarie“.
Tempi lunghi, dunque? Dipenderà anche da quanto credito Fioroni riuscirà a guadagnare nel suo rapporto con i sindacati e con il collega Padoa Schioppa. Ma in ogni caso, sottolinea il ministro, “le trasformazioni vere richiedono tempi lunghi e distesi, sperimentazioni e verifiche sul campo, la capacità e la pazienza degli aggiustamenti in itinere“.