
Le scuole cattoliche affrontano molte difficolta’ in tema di finanziamenti, dopo il balletto sui fondi concessi troppo in ritardo dal governo. Il disagio è emerso chiaramente nell’assemblea nazionale della Fidae che si e’ riunita a Roma. Il presidente della Fidae, Antonio Maria Perrone ha giudicato inoltre insufficienti i contributi ministeriali per le nuove tecnologie, chiedendo maggiori risorse anche per alunni disabili e immigrati.
“Ma il bilancio dello Stato è rigidissimo e più del 90% delle nostre risorse se ne va per pagare gli stipendi degli insegnanti”, ha replicato il sottosegretario all’Istruzione, Valentina Aprea, intervenendo al convegno. “Vogliamo rendere la scuola italiana più libera. E con la nostra riforma abbiamo già superato il monopolio scolastico – ha aggiunto il sottosegretario – ora, accanto al pluralismo istituzionale occorre un pluralismo educativo”.
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