Fatica ad affermarsi la nuova istruzione professionale

Dati sulle iscrizioni 2011-12 sul Focus del Servizio Statistico del Miur

Nonostante i vuoti nel mercato del lavoro per alcuni profili professionali, come rilevato dal servizio “Excelsior” dell’UnionCamere (prontamente ripreso dal Focus sulle iscrizioni 2011-12 del Servizio Statistico del Miur), anche per il prossimo anno scolastico le iscrizioni scolastiche nella secondaria superiore sembrano andare verso altre scelte, confermando una prospettiva di un prossimo sensibile disallineamento tra domanda e offerta.

In modo particolare, più dell’istruzione tecnica, è la nuova istruzione professionale a non affermarsi, come forse meriterebbe, nei gradimenti delle famiglie, segno probabile di una comunicazione che, nonostante gli sforzi, ha bisogno di essere potenziata, ma, soprattutto, prova evidente di carenze strutturali nelle politiche di orientamento locali.

Complessivamente nelle nuove prime classi degli istituti professionali vi sarà l’anno prossimo un 3,4% di iscritti in meno (dal 22,1% del 2010-11 al 18,7% dell’anno prossimo).

Eppure quest’anno l’offerta nel settore risultava particolarmente articolata e anche arricchita dai nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) di competenza regionale, per il conseguimento di uno dei 21 diplomi di qualifica professionale che si possono conseguire presso gli istituti professionali o presso le strutture formative accreditate dalle Regioni.

I ragazzi che dopo la scuola media frequenteranno questi percorsi sono 38 mila circa, secondo quanto rilevato dal Focus del Servizio statistico, pari al 6,7% del totale iscritti per il 2011-12.

La maggior parte di quei ragazzi (78%) ha scelto di conseguire la qualifica triennale presso Centri di Formazione regionale, mentre il rimanente 22% ha scelto di seguire i percorsi IeFP presso istituti professionali statali in regime di sussidiarietà complementare.