
“Non esiste la scuola pubblica e la scuola privata ma solo la scuola pubblica, che può essere statale e paritaria”. La puntualizzazione è stata fatta dal segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, durante la conferenza stampa svoltasi lo scorso 30 gennaio al termine del Consiglio permanente dei vescovi, che ha tra l’altro lanciato l’incontro del prossimo 10 maggio tra il mondo della scuola e papa Francesco.
Incontro che secondo l’esponente della Cei non è stato promosso “per fare rivendicazioni o per chiedere soldi” ma per ribadire che “la scuola deve recuperare il suo ruolo fondamentale: non deve dare risposte ma mettere in mano agli studenti gli strumenti critici per stare in modo consapevole in questo mondo”.
In queste dichiarazioni del segretario della Cei compaiono due affermazioni significative: che la scuola privata “non esiste” e che tutta la scuola pubblica deve offrire agli studenti “gli strumenti critici per stare in modo consapevole in questo mondo”. Tra le due asserzioni, che sembrano fare riferimento a questioni diverse, esiste probabilmente una connessione: dal punto di vista del segretario Cei la scuola privata “non esiste” in quanto non ha la stessa missione della scuola pubblica (statale e paritaria), che è quella della formazione critica.
Un punto di vista che se da una parte sembra accogliere la tradizionale visione laica del ruolo della scuola statale (finalizzato alla formazione critica, non ‘di tendenza’ o ideologicamente orientata), dall’altra afferma l’assoluta parità della scuola paritaria con quella statale sotto il profilo della loro comune natura pubblica. Il passo successivo potrebbe essere la richiesta che tutta la scuola pubblica, visto che ha la stessa finalità in tutte le sue componenti (la formazione critica), sia anche finanziata nello stesso modo.
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