Ddl maturità, Pittoni: ‘L’obiettivo? Solo togliere le castagne dal fuoco ai consigli di classe’

Le dichiarazioni di Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega, raccolte da Tuttoscuola nei giorni scorsi, con cui aveva criticato l’impianto complessivo dei decreti delegati della Buona Scuola e, in particolare, quello sulla valutazione e gli esami di maturità, non erano piaciute alla sen. Francesca Puglisi che aveva respinto le critiche al mittente.

Pittoni ha replicato dichiarando: «Invece di pensare a come superare la persistente “fantasia” e disomogeneità nella valutazione degli studenti, il Pd – al governo dal 2011 – non trova di meglio che provare a scaricare il proprio fallimento su Governi passati e consigli di classe».

A Francesca Puglisi, responsabile scuola dei dem, che difende il decreto legislativo sulla valutazione, attualmente in discussione nelle commissioni parlamentari, il rappresentate della Lega ha così replicato. «Secondo Puglisi il cosiddetto “6 politico” sarebbe stato “imposto dalla precedente riforma voluta dalla destra” in quanto, prevedendo che basti una sola insufficienza per non essere ammessi all’esame, costringerebbe i consigli di classe a trasformare le insufficienze in 6».

Quella spiegazione della Puglisi, secondo Pittoni, sarebbe la prova che il vero obiettivo della riforma della valutazione è togliere le castagne dal fuoco ai consigli di classe, alleggerendoli della responsabilità di garantire la sufficienza a chi non la merita.

«Avanti allora con la possibilità di promuovere i nostri ragazzi anche in presenza di pesanti lacune – conclude il rappresentante della Lega – con la mente rivolta a quello che appare sempre più evidente essere l’obiettivo finale del Pd: la crescita della percentuale di promossi, senza che debba per forza corrispondere a un reale miglioramento nella preparazione degli studenti. Si punta cioè all’immagine, invece che alla sostanza – conclude Pittoni -, in perfetto stile renziano…».