Enam: 330 mila al voto

Per la prima volta partecipano, nelle prossime ore, alle elezioni per il rinnovo degli organi dell’Enam anche gli insegnanti di religione cattolica da poco assunti in ruolo: circa otto mila tra scuola dell’infanzia e scuola primaria che portano il numero complessivo dei maestri elettori a 330 mila.

Si confrontano a livello nazionale e provinciale liste che fanno capo prevalentemente ai sindacati della scuola, con l’eccezione dell’Aimc (l’Associazione dei maestri cattolici presente nelle liste dei docenti e degli ex-direttori didattici) e dell’Andis (Associazione che organizza il personale direttivo del settore).

Alla vigilia del voto l’attesa, oltre all’esito del rinnovo degli organi dell’Enam, è rivolta al confronto tutto sindacale per verificare il tasso di consenso nella categoria dei maestri, dopo che nelle elezioni del 2001 il divario tra Cisl e Cgil si era ridotto di oltre otto punti percentuale rispetto alle elezioni precedenti.

Un’altra curiosità riguarda il consenso che gli elettori daranno a quelle liste che hanno chiesto di abrogare l’obbligo della ritenuta a favore dell’Enam previsto dalla legge istitutiva. Non si tratta di cosa da poco, visto che mediamente i 330 mila elettori lasciano annualmente nelle casse dell’ente circa 140-150 euro a testa (quasi 50 milioni di euro totali).
Gli arretrati che in questi giorni tutti gli insegnanti hanno riscosso per effetto del contratto scuola 2004-2005, hanno consentito una ritenuta media pro-capite di circa 13 euro equivalente ad un incasso per l’Enam di circa 4.303.000 corrispondenti a 8,5 miliardi delle vecchie lire.