Emilia-Romagna/1: sisma e scuola

5 le province interessate: Modena, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia e Parma; più di 70.000 gli studenti delle scuole colpite dal sisma, di cui quasi 4.300 studenti coinvolti in questi giorni nelle prove in deroga, solo orali, in 34 sedi sparse in 20 comuni tra aule sostitutive, gazebo e tensostrutture. Una realtà colpita in modo duro ma non piegata; la scuola dell’Emilia-Romagna c’è. Lo testimonia nella straordinarietà dell’emergenza il crescente numero di adesioni all’iniziativa adotta una scuola del sisma (adottaunascuola@istruzioneer.it ), giunte all’Ufficio Scolastico Statale Regionale da scuole, associazioni, singoli cittadini.

L’Ordinanza ministeriale n. 52 dell’8 giugno 2012, che ha attribuito al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale l’individuazione di sedi e scuole dove poter svolgere solo le prove orali, ha trovato un’ applicazione puntuale, attenta alle esigenze delle istituzioni scolastiche e degli studenti ed ha permesso alla scuola di riappropriarsi della dimensione formativa che le è propria.

Proprio il dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, il vice direttore Stefano Versari, in una lettera aperta inviata a studenti, docenti e dirigenti ha sottolineato che “assicurare la normale specialità del funzionamento delle scuole terremotate costituisce elemento non secondario per la ripresa della qualità della vita dei territori colpiti (…) Si è considerato che la ricerca di una possibile normalità negli esami potesse costituire il giusto antidoto all’ansia che le catastrofi naturali determinano, ed anche un messaggio di ripresa della speranza nel futuro. Ora che gli esami iniziano, desidero augurare a tutti gli studenti e docenti impegnati un buon lavoro esprimendo la speranza che sia iniziato il viaggio grazie al quale il tempo del terremoto possa diventare passato”.

Questo è il passato ed il presente, ma è necessario anche prospettare futuro, a poco più di 2 mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico. Affrontati con il massimo possibile di serenità e “messi al sicuro” gli ultimi adempimenti dell’anno in corso, diventa determinante comprendere che cosa va fatto per i più di 100 edifici resi del tutto inagibili.