Emergenza Coronavirus: quando il primo giorno di scuola? Una domanda in cerca di risposta

Lo scenario non è inverosimile. A settembre le scuole potrebbero rimanere ancora chiuse e per qualche mese dovrebbe funzionare, come oggi, la didattica a distanza. Speriamo non succeda e ci auguriamo vivamente che potremo tornare tutti ad una situazione di quasi normalità. Ma se dovesse, invece, succedere che per un po’ si debba mantenere il regime straordinario della didattica online, l’intero sistema scolastico dovrà ridefinire o riconfermare le proprie regole di sopravvivenza, comprese quelle sperimentate in questa fase 1 di emergenza per il Covid-19.

Milioni di alunni con i loro insegnanti dovranno riprendere, con gli opportuni adattamenti, la scuola virtuale di questo strano anno scolastico ormai agli sgoccioli, in attesa di tornare a rivivere la scuola vera in classe con i loro compagni e gli insegnanti.

Ma mezzo milione di nuovi alunni arriveranno alla scuola virtuale senza avere mai conosciuto e vissuto la scuola reale.

Sono i futuri alunni della scuola primaria (i remigini come tanti anni fa venivano chiamati in onore di San Remigio quando le scuole iniziavano il 1° ottobre, giorno del santo); molti di loro hanno frequentato la scuola dell’infanzia, ma tuttavia non hanno ancora l’esperienza del ‘lavoro’ scolastico, del gioco di sfida per conquistare la lettura e la scrittura.

In situazioni ordinarie il primo giorno di scuola per loro sarebbe stato quasi una festa per l’accoglienza predisposta dalle maestre; e per le madri e i nonni un giorno importante e solenne da ricordare con foto e video.

Per questo piccolo esercito di nuovi alunni probabilmente non ci sarà il primo giorno di scuola né gli altri successivi dove giorno dopo giorno si imparano dal vivo le regole dello stare insieme, dove si conquista come in un gioco-lavoro la magia della comunicazione scritta, dei misteri dei numeri e del primo libro che non parla soltanto di favole e di racconti.

Non sarà facile trovare per loro e per le mamme in ansia un surrogato di quei primi giorni di scuola che riesca a compensare quel vuoto.

Ma siamo certi che qualche iniziativa fantastica le maestre sapranno trovarle e Tuttoscuola sarà pronta per renderne possibile la più ampia diffusione.