
Emendamento assunzioni: il Pd critica il governo
Si complica sul piano politico la vicenda dell’emendamento al dl semplificazioni sulle assunzioni nella scuola. Nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini ha detto di aver posto “con determinazione”, come egli stesso riferisce ai giornalisti, “un tema grande come una casa: su un emendamento approvato dalla Commissione di merito quando si è arrivati alla commissione Bilancio il governo ha detto no. Rimettiamo le cose in ordine: in un sistema parlamentare dopo un voto della Commissione gli organi dello Stato devono collaborare a individuare le coperture, ma non contrastare un voto del Parlamento”.
Anche il presidente Fini, dopo aver osservato che “Non è la prima volta che ci troviamo davanti un problema del genere”, ha invitato il ministro Giarda a “riferire al presidente Monti su questa questione”. Giarda si è impegnato a riferire al governo, ma a quanto si apprende avrebbe anche fatto presente che la questione “riguarda il governo, non la ragioneria che è organo tecnico del ministero dell’Economia”.
Insomma la decisione di bloccare la versione iniziale dell’emendamento, quella che quantificava le nuove assunzioni in 10.000 posti, sarebbe stata presa direttamente dal governo, che se ne è assunto la responsabilità (come peraltro è accaduto in molte altre occasioni del genere in passato).
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