Elezioni RSU, Uil Scuola: ‘Per questioni di sicurezza, meglio rinviarle’

Per motivi di sicurezza, è necessario rinviare elezioni per le Rsu del pubblico impiego. Lo chiede la Uil: “Lo stato della situazione pandemica che stiamo vivendo ci impone, con il senso di responsabilità che contraddistingue la nostra organizzazione, a sollecitare in tutti un’attenta riflessione sulla possibilità di un esercizio in piena sicurezza del diritto di voto delle prossime elezioni RSU”.
 
La UIL e le sue categorie del pubblico impiego ritengono che, allo stato attuale, non vi siano le condizioni di sicurezza necessarie a permettere l’avvio della macchina elettorale e, di conseguenza, la massima partecipazione di tutti i lavoratori che sempre ha caratterizzato positivamente questo momento elettorale sui posti di lavoro.
Pertanto, dal momento che le elezioni delle RSU del pubblico impiego sono un grande spazio di democrazia è essenziale tutelarne e garantirne a tutti i pubblici dipendenti il loro pieno esercizio. E ancor più le stesse non possono, al contrario, costituire un ulteriore possibile elemento di diffusione del contagio. Come recita come l’art. 2, comma 1, della parte I dell’Accordo Quadro del 7 agosto 1998 e  l’articolo 1 della parte II, spetta esclusivamente alle organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Scuola indire le elezioni.  Nelle scuole, la RSU è formata dai dipendenti in servizio presso l’istituzione scolastica, eletti dai lavoratori che prestano servizio in quella scuola. La RSU svolge il suo ruolo resta in carica per anni, dopo di che i componenti decadono automaticamente; le elezioni si tengono ogni tre anni salvo proroghe,   da tutto il personale scolastico, sia a tempo indeterminato che determinato, in servizio al momento dello svolgimento delle votazioni. Le elezioni si svolgono contestualmente in tutte le scuole italiane e. come previsto dalla Legge n. 153 del 1971. nelle scuole statali all’estero e nelle sezioni italiane presso le scuole straniere.
 
“Sono questi i motivi – spiega la Uil – che ci hanno spinto a non sottoscrivere oggi in Aran la proposta di uno slittamento di poche settimane delle date elettorali che nulla avrebbe potuto cambiare in termini di garanzie di sicurezza e agevolazione della più ampia partecipazione che è cuore della democrazia. Per queste ragioni la UIL chiede alla politica di agire normativamente per uno spostamento congruo che, anche alla luce dell’esperienza epidemiologica di questi due anni, riteniamo possa essere individuato, compatibilmente con le esigenze legate all’istruzione di tutte le procedure utili al voto, nel prossimo mese di novembre”.
 
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