Elezioni RSU. Tra Flc Cgil e Cisl-scuola guerra a suon di comunicati

Sulle elezioni per il rinnovo delle Rsu della scuola, indette per i primi di dicembre, incombe un decreto legislativo targato Brunetta che potrebbe disporne l’annullamento.

Sulla questione è intervenuto il 24 settembre un comunicato del segretario della Flc-Cgil, Pantaleo, che, oltre a criticare il ministro Brunetta per l’ipotesi di rinvio (non si cambiano le regole mentre si gioca), dichiara che “stupisce che a sostegno delle sue posizioni intervenga un esponente di rilievo del secondo più grande sindacato confederale dopo la CGIL. Stupisce anche perché tutte le organizzazioni, compresa la sua, hanno sottoscritto un protocollo insieme all’ARAN per avviare le procedure elettorali fissando la data del voto per le RSU scuola“.

Pronta il giorno dopo la replica di Scrima, segretario della Cisl-scuola, esplicitamente chiamato in causa da Pantaleo. “Stupisce che la Flc CGIL si stupisca del fatto che la CISL sia favorevole ad un rinvio – che non è certo un’abolizione! – delle elezioni per le “RSU Scuola” – dichiara Scrima. E’ un rinvio che la CISL, insieme a tutte le altre sigle sindacali rappresentative del comparto scuola, CGIL esclusa, ha proposto apertamente nella sede deputata, che è l’ARAN, con motivazioni dettate da elementare buon senso. Come è noto, infatti, sono in corso di modifica gli attuali comparti del Pubblico Impiego, insieme alle regole che dovranno precisare i livelli di contrattazione.

Va da sé che il rinvio lascerebbe pienamente attive ed operanti le attuali RSU, così come è inevitabile che si rimandi la verifica della rappresentatività, come previsto dall’Accordo Governo-Organizzazioni Sindacali, al momento in cui siano definiti i nuovi comparti. Non c’è, quindi, alcuna incoerenza da parte nostra nell’aver sottoscritto, con il calendario delle operazioni di voto, un atto dovuto in attesa di decisioni da assumere in sede legislativa“.

Immediatamente dopo il comunicato di Scrima, Pantaleo ha replicato, dichiarando, tra l’altro che “in migliaia di scuole, le RSU sono ormai decadute per sostituzioni, trasferimenti e pensionamenti. Chi contratterà in questi luoghi di lavoro, i rappresentanti eletti democraticamente dai lavoratori o solo le segreterie provinciali dei sindacati? Chi scambia la difesa della democrazia sui posti di lavoro e la richiesta di rispetto delle regole per propaganda ha abdicato alla funzione stessa di un’organizzazione sindacale confederale”.

Pantaleo si rivolge a Scrima affermando: “Voglio ribadire alla Cisl Scuola che non giochiamo al più uno per il semplice fatto che questo Governo, in tutti i comparti della conoscenza, ha semplicemente imposto le sue politiche perché ritiene i sindacati, tutti, degli intralci da spazzare via nell’opera di demolizione delle conquiste democratiche, sociali e civili. …Le elezioni delle RSU sono, quindi, un debito d’onore nei confronti di lavoratori e l’identico atto di responsabilità lo chiediamo alle altre organizzazioni sindacali“.