Elezioni CSPI/1. Non sarà un parlamentino sindacale

Sono stati pubblicati dalla Commissione centrale presso il Miur i dati ufficiali delle elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) che dovrà rimpiazzare il vecchio CNPI, andato definitivamente in archivio dopo anni di proroghe per tenerlo in vita.

Le elezioni del 28 aprile scorso hanno riguardato la componente elettiva del nuovo organismo, in rappresentanza del personale scolastico statale (capi d’istituto, docenti e Ata): in tutto 18 eletti che saranno affiancati da altrettanti consiglieri designati o nominati dal Ministro.

Rispetto alla precedente composizione del CNPI – in massima parte di componente elettiva e che, proprio per questo, costituiva, di fatto, una specie di parlamentino sindacale – la pariteticità del nuovo organo nazionale – così come l’ha voluto l’ex-ministro Luigi Berlinguer, per favorire un pluralismo culturale che va oltre gli interessi delle persone che vi lavorano – ridurrà notevolmente il potere degli eletti su liste sindacali.

E proprio perché il CSPI non sarà una questione interna del sindacato, occorrerà fare i conti con l’altra metà del Consiglio che ancora non c’è e che con tutta probabilità non potrà esserci a breve.

Se ne parlerà forse dopo l’estate.