Eduscopio 2025, online la nuova edizione: per la prima volta valutati anche gli esiti dei diplomati quadriennali
Disponibile online la nuova edizione di Eduscopio.it, il portale della Fondazione Agnelli che ogni anno mette a disposizione dati aggiornati sulle scuole secondarie di II grado, offrendo a studentesse, studenti e famiglie uno strumento per orientarsi nella scelta dopo la terza media. Anche per il 2025 il sito consente di confrontare, città per città e indirizzo per indirizzo, quali istituti preparano meglio agli studi universitari o all’ingresso nel mondo del lavoro.
Un database di oltre un milione di diplomati
Per questa edizione il gruppo di lavoro coordinato da Martino Bernardi ha analizzato i percorsi di 1.355.000 diplomati provenienti da 8.150 scuole, distribuendosi su tre annualità consecutive: 2019/20, 2020/21 e 2021/22. Un patrimonio informativo che, secondo la Fondazione, permette di capire in modo “semplice e trasparente” se e come le scuole riescano a trasformare la frequenza in esiti formativi solidi.
La novità: i primi esiti dei diplomati quadriennali
L’edizione 2025 introduce un elemento inedito: la valutazione degli esiti universitari e, in parte, lavorativi dei primi diplomati dei percorsi quadriennali, la sperimentazione avviata nel 2018-19 su impulso dell’allora ministra Valeria Fedeli. Si tratta di 2.112 diplomati dell’anno scolastico 2021-22, che hanno sostenuto la maturità nel giugno 2022.
In totale, gli istituti coinvolti nella sperimentazione sono 142, statali e paritari. Il 72% dei diplomati quadriennali proviene da scuole statali, il 28% da paritarie. Quasi l’80% ha conseguito un diploma liceale – soprattutto negli indirizzi scientifici – mentre il resto si distribuisce tra tecnico economico (12%) e tecnico tecnologico (9,5%).
Il confronto con i percorsi quinquennali
Per valutare l’efficacia del quadriennale, la Fondazione ha messo a confronto i risultati universitari dei diplomati dei due percorsi all’interno degli stessi istituti e degli stessi indirizzi, un criterio che consente di osservare l’andamento in contesti educativi comparabili. Il campione del confronto comprende 1.885 diplomati quadriennali e 8.558 quinquennali.
Alcuni dati di contesto aiutano a leggere i risultati: i quadriennali presentano un leggero vantaggio nel voto di maturità, ma ciò potrebbe riflettere una forma di autoselezione iniziale. Secondo Eduscopio, infatti, già all’uscita dalla secondaria di I grado questi studenti mostravano voti più elevati e una maggiore motivazione.
Cosa raccontano i dati del primo anno universitario
Tre le principali evidenze che emergono dall’analisi:
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Immatricolazione: non si registrano differenze significative nella propensione a iscriversi all’università tra diplomati quadriennali e quinquennali.
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Rendimento agli esami: chi proviene dal percorso quadriennale ottiene, mediamente e a parità di condizioni, voti leggermente inferiori rispetto ai compagni quinquennali. Un dato statisticamente significativo.
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Crediti formativi universitari (CFU): i quadriennali sembrano conseguire una percentuale di CFU leggermente più bassa di quella prevista; tuttavia, in questo caso, la differenza non risulta statisticamente significativa.
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