Educazione motoria nella primaria: disorientamento e proteste delle famiglie e dei Comuni

A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, in attesa di istruzioni e chiarimenti da parte del Ministero dell’Istruzione, la nuova educazione motoria della scuola primaria sta già provocando disorientamenti, preoccupazioni e anche proteste da parte di diverse famiglie e di amministratori locali per gli effetti di riorganizzazione del servizio scolastico che da quest’anno interesserà oltre mezzo milione di alunni delle classi quinte (esattamente 509mila), di cui 476.500 di scuole statali e 32.500 di scuole paritarie.

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La riforma prevede che le due ore settimanali della nuova educazione motoria, affidate a professori della secondaria, si effettuino in orario aggiuntivo nelle classi organizzate a orario normale, mentre in quelle organizzate a tempo pieno si effettueranno in compresenza all’interno delle 40 ore di funzionamento.

Mentre nelle classi funzionanti a tempo pieno la riforma non comporta sostanziali variazioni organizzative (fatta salva una diversa distribuzione delle competenze tra i docenti), invece nelle classi funzionanti a orario normale (in massima parte a 27 ore settimanali) sembrerebbe che molti genitori siano preoccupati per il prolungamento di quelle due ore aggiuntive a settimana, in quanto peserebbe sull’organizzazione familiare, soprattutto se il maggiore orario dovesse comportare anche un rientro o due pomeridiani.

Nelle scuole statali questa preoccupazione, accompagnata già da proteste di vario genere, riguarda diverse famiglie dei 293.200 alunni che dal prossimo settembre frequenteranno le quinte classi organizzate a tempo normale.

Una certa preoccupazione viene anche dagli amministratori dei Comuni, soprattutto in riferimento all’eventuale riorganizzazione dei trasporti con scuola-bus, a causa della sfasatura oraria delle quinte classi con il nuovo orario prolungato, senza considerare, per il momento, il possibile onere organizzativo del trasporto di alunni dai plessi periferici alle sedi dotate di palestra. Ma questo è un altro capitolo che Tuttoscuola approfondirà nei prossimi giorni.

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