Edilizia scolastica, nuovo allarme dei geologi e di Cittadinanzattiva

Se almeno avessimo adottato il Fascicolo del Fabbricato per gli edifici pubblici oggi sapremmo con certezza quali sono le reali condizioni di ogni singola scuola e come difenderci da eventuali solai e cornicioni a rischio“. Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei Geologi intervenendo sul tema della sicurezza nelle scuole.

In Italia ancora una volta si ripresenta il tema della sicurezza nelle scuole. Parliamo di un patrimonio edilizio vetusto di circa 42mila scuole, di cui oltre il 60% costruite prima del 1974, in situazione di permanente emergenza legata alla necessità sia di messa a norma, sia di manutenzione ordinaria e straordinaria“, spiega Graziano.

In Italia, aggiunge il presidente Cng ricordando i dati del rapporto, “27.920 edifici scolastici sono in aree a elevato rischio sismico, 4.856 in Sicilia, 4.608 in Campania, 3.130 in Calabria, 2.864 in Toscana, 2.521 nel Lazio. Il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilità e il 60% è stato realizzato prima del 1974 anno delle prime norme antisismiche. Una buona parte degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1900 ed alcuni furono costruiti per essere inizialmente destinati ad un uso diverso“.

All’appello di Graziano, si aggiungono le proposte di Cittadinanzattiva, la cui coordinatrice nazionale Scuola, Adriana Bizzarri, oggi chiede di “1 creare task force al livello comunale composte da architetti, ingegneri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Uffici Tecnici comunali e provinciali che, nel minor tempo possibile, effettuino sopralluoghi e accertamenti tecnici (es. termografici) su tutti gli edifici scolastici di propria competenza a partire da tetti, solai e controsoffitti. L’Unità di missione presso la Presidenza del Consiglio dovrebbe svolgere il ruolo di supervisore dell’operazione intervenendo in via sussidiaria nelle situazioni di maggiore debolezza di risorse tecniche; 2 stornare i fondi previsti per il 2015 per i 10.000 interventi di #scuolebelle a favore di questa operazione di indagine preventiva e/o interventi di #scuolesicure; 3 accelerare il completamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica ed un suo pieno utilizzo al fine di individuare ed intervenire sulle situazioni più gravi”.