
Le prime dichiarazioni degli amministratori milanesi sembrano improntate ad accettare la sfida lanciata dal ministro Fioroni con la diffida a rientrare nelle regole per le iscrizioni.
Hanno dieci giorni di tempo per decidere se conformarsi alle disposizioni previste dall’ordinamento scolastico o se tirare dritto per la loro strada, mantenendo le regole per le iscrizioni che, al momento attuale, da una parte escludono bambini figli di stranieri irregolari e, dall’altra, ammettono bambini in anticipo di età perché treenni al 30 aprile 2009.
Se tra dieci giorni non sarà ripristinata la regolarità a Milano, dovrebbe esservi la revoca di parità nei confronti delle scuole comunali milanesi dell’infanzia da parte del Direttore generale della Lombardia, Dominici.
Le scuole dell’infanzia del comune di Milano, in questa ipotesi, si sottrarrebbero alle norme degli ordinamenti scolastici nazionali.
Una sfida che, come si può capire, avrebbe pesanti implicazioni politiche.
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