… e quel che non dice

La Finanziaria varata lo scorso anno aveva previsto una prima tranche di risorse (90 milioni di euro) per l’attuazione del piano quinquennale di finanziamento della riforma a decorrere dal 2004.
Ci si attendeva da questa nuova Finanziaria un decisivo passo in avanti per l’attuazione del piano finanziario a sostegno della riforma, secondo quelle indicazioni delineate nell’estate dell’anno scorso e prevalentemente non tradotte ancora in legge.
Il disegno di legge della nuova Finanziaria invece non menziona in alcun modo quel piano pluriennale di finanziamento della riforma per il quale l’anno scorso il Governo parlò di un finanziamento di 8 miliardi e 320 milioni di euro in cinque anni, dal 2004 al 2008, di cui quei 90 milioni del 2004 erano solamente un assaggio.
Ciò significa che le risorse finanziarie per il 2005 saranno simili a quelle del 2004 (90 milioni di euro) e dovrebbero servire per le stesse finalità già individuate (sviluppo delle tecnologie multimediali, orientamento contro la dispersione scolastica e per assicurare il diritto-dovere di istruzione e formazione, interventi per lo sviluppo dell’istruzione e formazione tecnica superiore e per l’educazione degli adulti, istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema di istruzione).
Restano perciò senza risposta gli altri obiettivi della riforma per i quali era previsto un sostanzioso sostegno finanziario: riforma degli ordinamenti e interventi connessi con la loro attuazione e con lo sviluppo e la valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche; sviluppo dell’attività motoria e delle competenze ludico-sportive degli studenti; valorizzazione professionale del personale docente; iniziative di formazione iniziale e continua del personale; concorso al rimborso delle spese di autoaggiornamento sostenute dai docenti; valorizzazione professionale del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA); interventi di adeguamento delle strutture di edilizia scolastica.
Il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Letizia Moratti, ha dichiarato:
“sono soddisfatta perché il Governo è concorde nel ritenere la scuola, l’università e la ricerca come priorità per il rilancio e la valorizzazione del capitale umano e per lo sviluppo del Paese. L’impegno in questi tre settori nella Finanziaria 2005 è coerente con questa visione strategica”