E lo Snals ricomincia da Galati

In questo momento cruciale per la riforma del sistema educativo nazionale, uno dei principali sindacati della scuola, lo Snals, decide di darsi una nuova guida ai vertici dell’organizzazione.
Gino Galati, dirigente di riconosciuta competenza ed esperienza, da molto tempo autorevole punto di riferimento del sindacalismo autonomo, è stato eletto all’unanimità dal Consiglio federale, segretario generale dello Snals, succedendo a Fedele Ricciato.
Al neo segretario generale Tuttoscuola esprime auguri di buon lavoro.
C’è attesa ora di conoscere come lo Snals di Galati si rapporterà alla riforma in questa decisiva fase in cui spiccano novità di metodo e di merito nelle posizioni del ministro.
È presumibile che Galati continui la linea di equilibrata condotta delle relazioni sindacali con il Miur, adottata dal precedente segretario dello Snals che, tra l’altro, pur manifestando decise posizioni critiche verso taluni aspetti della riforma, aveva evitato di assumere posizioni radicali di duro contrasto (lo Snals non ha aderito ad alcune iniziative di sciopero generale della scuola promosse dai sindacati confederali contro la riforma, ma aveva promosso distinte iniziative e manifestazioni).
Secondo quanto emerso dal consiglio nazionale, la sfida di Galati sta proprio in questo snodo: rappresentare il disagio e il malcontento della categoria senza perderne il consenso e, nello stesso tempo, ottenere riconoscimenti di maggiori tutele giuridiche ed economiche del personale scolastico coinvolto nel processo di innovazione.
Lo Snals di Galati vuole però sfuggire al rischio della logica corporativa e dare alle rivendicazioni della categoria un respiro più ampio che aiuti a dare centralità alla scuola in un prospettiva europea.