E’ autunno, gli studenti tornano alle occupazioni

Tanti anni fa le maestre insegnavano ai bambini a riconoscere i segni del tempo: l’autunno si riconosceva dalle foglie che cadevano, la primavera dalle rondini che tornavano al nido, e così via.
Ora non è più così, altri sono i segni che annunciano l’arrivo delle stagioni. L’autunno, ad esempio, lo annunciano da anni le prime manifestazioni studentesche.
I ragazzi e le ragazze degli istituti superiori tornano ogni anno alle origini, ricominciando da capo con manifestazioni e occupazioni: è proprio l’annuncio di un nuovo autunno che comincia.
Quest’anno l’avvio dell’autunno studentesco c’è stato venerdì 21 ottobre.
A Roma, alle 12 in punto, alcune centinaia di ragazzi, confluiti davanti al ministero dell’Istruzione hanno dato il via alla loro manifestazione con un nutrito lancio di uova contro il palazzo della Minerva recentemente restaurato. La polizia ha accennato ad una carica e, dopo un breve fuggi fuggi, il lancio delle uova è cessato (forse perché erano finiti i “proiettili”), gli studenti sono tornati sui loro passi e hanno potuto dispiegare striscioni e bandiere in rigoroso “rosso Che Guevara”.
Il loro messaggio, da subito, è stato chiaro: erano lì per protestare contro la riforma delle superiori varata dal Governo.
Un grande striscione dispiegato parlava chiaro: “10 – 1.000 – 100.000 okkupazioni” e “la scuola è nostra, la riforma è vostra: abroghiamola”.