Due email contro il bonus di permanenza nelle graduatorie

Sul tema del bonus di permanenza nelle graduatorie ad esaurimento ci hanno scritto i lettori Donato Testa e Ersilio Castorina, le cui email pubblichiamo.

Invitiamo tutti gli altri lettori a partecipare alla discussione, o a proporne di nuove, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.

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Sono un docente precario molisano, lavoro a Padova nella scuola secondaria di II grado, sono iscritto alla Flc CGIL di Campobasso e scrivo per conoscenza anche ad altri sindacati rappresentativi del mondo scuola sulla questione in oggetto e ad alcuni organi di stampa. Nello specifico, ho trasferito le graduatorie ad esaurimento da Campobasso a Roma per le mie classi di concorso.

Volevo sapere per quale motivo nessun sindacato prende posizione sul famigerato bonus proposto dal Sen. Pittoni della Lega Nord come emendamento al D.L. Sviluppo, punteggio da aggiungere ai titoli per chi non ha cambiato provincia al momento dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento (direi nervoso). A parte il fatto che cambiare le carte in tavola in corso d’opera e’ a dir poco riprovevole, soprattutto su temi seri quali il lavoro di migliaia di precari (in balia delle ossessioni di qualche parlamentare). Molti ritengono, altresì, ci sia un forte odore di incostituzionalità. E voi non dite nulla? A me sembra molto molto strano.

Capisco che i sindacati vogliano difendere gli iscritti pro-pettine e gli iscritti no-pettine e non vogliano inimicarsi il Governo sulle prossime immissioni in ruolo: ma allora bisogna intervenire sul Parlamento e sul Governo affinché si trovi una soluzione che vada bene per tutti, ad esempio, riformulare i titoli di preferenza e prevedere, nel caso di immissione in ruolo o assegnazione di supplenza annuale, la priorità a chi non ha mai cambiato provincia a parità di punteggio. Ma veramente pensate che se passa questo emendamento staremo zitti?

Molti come me stanno interessando deputati e senatori, il Presidente della Repubblica e il suo staff, redazioni di giornali. Alcune sigle sindacali si preparano a dare battaglia con l’ennesimo ricorso e chi ci rimetterà sara’ sempre e solo la scuola pubblica italiana, ormai allo sfascio totale in questi ultimi anni.

Teoricamente, secondo il Sen. Pittoni, a luglio/agosto chi non vuole perdere il bonus dovrebbe fare una domanda di revoca (che va contro la mobilita’ territoriale). E l’anno scolastico quando partirà, nel 2012? Tutto nel mese di luglio, nel bel mezzo dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto? E perché nessuno parla, eventualmente, di bonus per chi rimane nella stessa provincia delle graduatorie di istituto? Vedete, si vuole solo crocifiggere ancora di più il mondo dei docenti, indicati come comunisti a carico dello Stato. Il vento e’ cambiato ma il Governo sembra non accorgersene. Molti docenti come me sono esausti e disillusi, una classe politica e’ riuscita dove nessuno era mai riuscito prima. Intervenite per trovare una soluzione condivisa, nei limiti della Costituzione e delle leggi vigenti. E fate sentire di più la vostra opinione. Difendeteci!

Donato Testa

Oggetto: Graduatorie ad Esaurimento dei docenti – Bonus di permanenza.

Il Sen. Pittoni ha intenzione di proporre un emendamento al “DL SVILUPPO”, riguardante “l’introduzione di un BONUS per i docenti che ancora oggi rimangono nella provincia per la quale hanno optato nel 2007”.

Chi si trasferisce paga in termini di sacrifici umani, abbandonando gli affetti della famiglia, ed economici, dovendo pagare un affitto o comprare una nuova casa altrove. Nonostante tutto, alcuni politici cinici continuano a colpevolizzare i docenti che intendono trasferirsi, come se non fossero nemmeno connazionali, e appesantiscono il fardello di questi ultimi con proposte assurde e antinazionali.

La nazione, “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”, si rafforza, d’altra parte, anche con la mobilità dei cittadini all’interno del Paese, attraverso scambi umani, sociali, culturali, professionali, come la storia chiaramente ci insegna.

La proposta del bonus antitrasferimento e’ in odore di incostituzionalità come ha gia’ ritenuto il Tar Trento che con Ordinanza n.75 del 2010 ha sancito: “È rilevante e non manifestamente infondata la questione d’illegittimità costituzionale del comma 8 dell’art. 67 della L.p. n. 19 del 2009 per violazione degli artt. 97 e 3 Cost., posto che la sede di svolgimento del servizio non potrebbe depotenziare i titoli di studio e di esperienza dell’insegnante; degli artt. 3, 4 e 120 Cost., in quanto sarebbe per tale via ostacolata la libera circolazione del personale insegnante fra le regioni; degli artt. 117 Cost. e 149 e 150 del trattato U.E., nonché del canone generale di ragionevolezza delle leggi, visto l’elevato punteggio attribuito in via retroattiva in ragione della sola continuità di servizio in Provincia di Trento”.

Crediamo, inoltre, che attribuire incostituzionali “bonus” di punteggio per la permanenza nella stessa provincia al fine di scoraggiare eventuali trasferimenti dei docenti meridionali, sarebbe la causa di un pesantissimo contenzioso e creerebbe ritardi, sia nella compilazione delle domande che nel regolare avvio dell’anno scolastico.

Facciamo notare, tra l’altro, che il “bonus” per la permanenza, poco o nulla ha a che vedere con la continuità didattica, dato che il docente precario spesso cambia scuola nell’ambito della stessa provincia.

Il sen. Pittoni dalle cose dette finora ha sempre affermato la sua contrarietà all’acquisizione banale ed ingiustificata di punti che, in modo non meritorio, farebbero lievitare le posizioni degli iscritti in graduatoria. Alla luce di ciò, come può la proposta del “bonus” essere in linea con il suo pensiero?

A questo punto, auspichiamo che l’indefesso accanimento manifestato dal Sen. Pittoni e dalla Lega Nord contro il sud e la categoria dei docenti meridionali (accusati ingiustamente di ladrocinio e ruberie per aver realizzato punteggi “abnormi”) possa finalmente trovare un riscontro inequivocabile nell’azione del Parlamento, che miri a rendere definitiva la contrarietà della legge verso qualsiasi tentativo di umiliare il merito e il diritto alla mobilità dei lavoratori su tutto il territorio nazionale.

Infine, rimanendo fiduciosi nell’applicazione dei diritti sanciti dalla Costituzione, ci rimettiamo a chi, come Voi, può, sensibilizzando la classe politica dirigente, cercare di impedire un eventuale cambiamento dei punteggi delle tabelle di valutazione su mere basi etnico – geografiche e antimeritocratiche.

Con osservanza

Ersilio Castorina

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