DPCM 18 ottobre: alla secondaria di secondo grado ingressi alle 9 dal 21 ottobre e turni pomeridiani. Ecco cosa cambia

Ingressi scaglionati dalle ore 9 per le scuole secondarie di secondo grado per alleggerire i trasporti e possibilità per le scuole di effettuare lezioni anche il pomeriggi. Nella notte la Gazzetta Ufficiale n. 258 ha pubblicato il DPCM 18 ottobre 2020, illustrato ieri sera dal premier Conte. Il punto 6 del provvedimento riguarda la scuola con particolare riferimento alle novità per le scuole secondarie di secondo grado e le elezioni degli organi collegiali. Aprea (Forza Italia): “Molto rumore per nulla”. Pittoni (Lega): “Ignorata la questione concorsi”. Di seguito il testo ufficiale del punto 6.

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6) la lettera r) è sostituita dalla seguente: «r) fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9,00. Allo scopo di garantire la proporzionalità e l’adeguatezza delle misure adottate è promosso lo svolgimento periodico delle riunioni di coordinamento regionale e locale previste nel Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 (cd. “Piano scuola”), adottato con D.M. 26 giugno 2020, n. 39, condiviso e approvato da Regioni ed enti locali, con parere reso dalla Conferenza Unificata nella seduta del 26 giugno 2020, ai sensi dell’art. 9, comma 1, del decreto legislativo n. 281 del 1997.

Sono altresì consentiti gli esami di qualifica dei percorsi di IeFP, secondo le disposizioni emanate dalle singole regioni nonché i corsi di formazione da effettuarsi in materia di salute e sicurezza, a condizione che siano rispettate le misure di cui al “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” pubblicato dall’INAIL. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte in presenza o a distanza sulla base della possibilità di garantire il distanziamento fisico e, di conseguenza, la sicurezza del personale convocato. Il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche può avvenire secondo modalità a distanza nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni. Gli enti gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli adempimenti amministrativi e contabili concernenti i servizi educativi per l’infanzia. L’ente proprietario dell’immobile può autorizzare, in raccordo con le istituzioni scolastiche, l’ente gestore ad utilizzarne gli spazi per l’organizzazione e lo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, non scolastiche né formali, senza pregiudizio alcuno per le attività delle istituzioni scolastiche medesime. Le attività dovranno essere svolte con l’ausilio di personale qualificato, e con obbligo a carico dei gestori di adottare appositi protocolli di sicurezza conformi alle linee guida di cui all’allegato 8 e di procedere alle attività di pulizia e igienizzazione necessarie. Alle medesime condizioni, possono essere utilizzati anche centri sportivi pubblici o privati».

“Le attese per le nuove disposizioni del Governo sul regolare funzionamento delle scuole erano molto alte, soprattutto dopo il braccio di ferro della Regione Campania, ma le decisioni del Governo annunciate dal Presidente Conte fanno dire, come direbbe Shakespeare, ‘molto rumore per nulla’. Infatti, la modifica degli orari d’ingresso a scuola degli alunni delle superiori, può essere decisa dalle autonomie scolastiche, così pure il ricorso alla didattica a distanza in casi eccezionali. Al contrario, quello che il Governo non ha chiarito è se arriveranno maggiori finanziamenti agli Enti Locali per riorganizzare i trasporti ed eventualmente assumere più personale ausiliario per prolungamenti di orario”. E’ il commento di Valentina Aprea deputata di Forza Italia e responsabile del Dipartimento Istruzione del movimento azzurro.

“Così pure, è bene ricordare che le scuole superiori dipendono dalle Province che, a seguito della legge Del Rio, non hanno un finanziamento autonomo e potrebbero trovarsi in difficoltà a garantire per tutto il giorno il riscaldamento dei locali scolastici, pulizie aggiuntive e tutte le altre funzioni a loro assegnate per tempi diversi e più prolungati di quelli ordinari. Al Governo ricordiamo, inoltre, che già oggi anche nel primo ciclo si fa ricorso alla didattica a distanza nei casi in cui docenti e/o studenti finiscono in quarantena, al di la’ dei contagi effettivi – continua Aprea -. Il messaggio, dunque, da dare avrebbe quindi dovuto essere quello di rafforzare competenze e modalità di effettuazione della didattica digitale per garantire una reale continuità didattica che viene messa continuamente e imprevedibilmente a rischio dalla nuova ondata pandemica”.

“Forza Italia insiste nel dire che la via maestra per riorganizzare l’attività didattica nel post Covid deve essere quella di valorizzare al massimo l’autonomia organizzativa ed anche economica degli istituti entro parametri ben definiti e investire rapidamente ed in modo massiccio sulla formazione delle competenze digitali dei docenti. Solo una scuola capace di realizzare apprendimenti efficaci in presenza e a distanza puo’ in questo tempo garantire un’istruzione di qualità”.

“Ignora totalmente la questione concorsi il nuovo DPCM, che pure dovrebbe occuparsi del contenimento del contagio a tutti livelli” aggiunge poi il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama. “Se non arriva lo stop che da tempo la Lega chiede al duo Conte-Azzolina, una procedura tutt’altro che urgente per i docenti da giovedì 22 metterà in movimento sul territorio nazionale qualcosa come 66.000 candidati. Di questi, tra l’altro, buona parte già insegna e quindi, una volta rientrato, si ritroverà a contatto con 50/200 alunni”.