Dove si boccia o si promuove di più?

Tempo di esami, di scrutini finali, di promozioni e di bocciature.
Per l’esame di Stato il ministro della PI Fioroni, con la miniriforma disciplinata con la legge n. 1/2007, ha introdotto criteri di maggior rigore, tentando di restituire alla maturità una serietà che si era andata attenuando con il passare degli anni e che aveva determinato percentuali elevatissime di maturi.
L’anno scorso il 12,7% dei ragazzi maturi ha conseguito la votazione di 60 su 100 e il 9,7% la votazione massima di 100 su 100. Sono percentuali che fotografano la media nazionale, ma sul territorio italiano le province, in bene o in male, come effettivamente si sono discostate da questa media? Il 1° Rapporto sulla qualità nella scuola riporta anche questo, individuando i territori dove severità delle commissioni e maturità dei ragazzi hanno caratterizzato in modo nettamente diverso la scala dei valori provinciali e regionali.
In tema di promozioni, il rapporto si sofferma anche sugli esiti degli scrutini finali dell’anno scorso in tutti gli ordini di scuola sviluppando e approfondendo, ad esempio, il dato medio nazionale dei promossi delle prime classi degli istituti di istruzione secondaria superiore.
Si tratta dell’80% (esattamente 79,9%) di scrutinati con esito positivo che è complementare a quel 20% di respinti che, in vista della legge finanziaria 2007, aveva suggerito discussi progetti di contenimento delle ripetenze e di riduzione del numero delle classi del primo anno delle superiori.
L’approfondimento e lo sviluppo del rapporto consentono di vedere ora come sul territorio, rispetto a quella media nazionale dell’80%, si è articolata, provincia per provincia, la promozione (e la bocciatura) nel primo anno degli istituti superiori. Quali province e quali regioni hanno avuto la maggiore (o la minore) percentuale di scrutinati con esito positivo alla fine del 2005-2006?