Donazioni alle scuole? Meglio top secret

Si è discusso anche di donazioni alle scuole, nel corso dell’audizione del ministro Fioroni in Commissione istruzione alla Camera.

Il ministro, riferendosi a voci secondo cui qualche genitore con una donazione alla scuola si assicurerebbe la promozione del figlio, è intervenuto con decisione, affermando che:”Non esiste docente al mondo e non esiste dirigente scolastico che, per una donazione fatta alla scuola, promuove un ragazzo che non lo merita.”

Poi ha aggiunto: “Se noi pensiamo che questo possa accadere facciamo un insulto a gente che lavora e che crede in quello che fa. Lo dico perché queste scemenze, seppure non in questa Commissione, sono state dette, mi auguro…”

Su quelle che Fioroni ha giudicato “scemenze” è intervenuta l’on. Sasso che ha affermato di averle dette proprie lei.

Fioroni, spiazzato dall’autoconfessione della Sasso, ha esclamato: “Non lo condivido. Non è pensabile che i docenti possano promuovere sulla base della donazione di un genitore. Credo che a questa idea si ribellerebbe tutto il corpo docente.”

Esiste la possibilità che si crei, all’interno della stessa classe, una rivalità tra i ragazzi – ha osservato il minsitro – Per evitarlo, non serve vietare le donazioni, ma occorre prevedere, per esse, lo stesso meccanismo della privacy che vale per i dati personali. Le donazioni, dunque, saranno note al bilancio della scuola, ma non verranno pubblicizzate. La non pubblicizzazione, secondo me, risolve il problema.”

Il segreto di istituto basterà ad incentivare le donazioni da parte di privati e delle famiglie?