DL 104: salvataggio CNPI mancato

Tre settimane fa Tuttoscuola auspicava un emendamento governativo al DL 104, allora in fase di conversione alla Camera, per porre rimedio alla sentenza del TAR Lazio (n. 8843 del 3 ottobre 2013) che aveva “resuscitato” il Consiglio superiore della pubblica istruzione istituito 14 anni fa e mai messo in opera.

La sentenza del TAR era conseguente alla mancata proroga del CNPI, ma il ritorno di un organo collegiale ormai fuori contesto istituzionale rischia(va) di essere una soluzione negativa.

I 60 giorni imposti dalla sentenza per avviare le procedure di attivazione del Consiglio Superiore richiedevano un immediato intervento legislativo per evitare conseguenze pressoché disastrose.

“Si potrebbe intervenire – dicevamo allora – con un emendamento governativo sul decreto legge 104, attualmente in fase di conversione alla Camera, nel rispetto dei requisiti di urgenza e di straordinarietà proprie del decreto.”

“Innanzitutto si dovrebbe togliere di mezzo il decreto legislativo 233/1999 – continuava la proposta di Tuttoscuola – che aveva previsto l’improbabile Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione che, se attuato oggi, provocherebbe confusione, contraddizione e disorientamento istituzionale. In che modo? Abrogandolo, facendo, però, attenzione alle norme transitorie in esso contenute.

Considerato che non è possibile prorogare sic et simpliciter il CNPI, organo già decaduto da quasi un anno, si dovrebbe prevedere un recupero delle sue funzioni già esercitate fino al dicembre scorso, affidandole in via transitoria (per un anno o due?) allo stesso CNPI nella struttura esistente a tutto il 2012, in una specie di ufficio-stralcio.

Infine, come terzo intervento emendativo, dovrebbe essere previsto nella fase transitoria con legge ordinaria la riforma degli organi collegiali della scuola dell’autonomia.

Si può fare? Se sì – concludeva la proposta di Tuttoscuola – occorre procedere di corsa utilizzando il decreto legge 104”.

Da quel che sappiamo, il ministero ci ha provato, ma i tempi troppo stretti per introdurre un emendamento del genere hanno reso impossibile qualsiasi intervento durante la fase di dibattito alla Camera.

È ora impensabile che si tenti una modifica al Senato, visti i tempi strettissimi (entro lunedì 11 novembre) per la definiva conversione in legge del DL 104.

Occorre, quindi, pensare ad un intervento specifico (e urgente) che colmi il vuoto lasciato dal CNPI ed eviti la costituzione di un organo collegiale fuori sistema.