Divieto di smartphone a scuola, Valditara: ‘Controllare le famiglie è impossibile, ma ora comprendono i rischi a cui sono esposti i loro figli’
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, continua con determinazione la sua battaglia contro l’uso dei telefoni cellulari nelle scuole. A distanza di due settimane dall’approvazione delle nuove linee guida per l’educazione civica e dall’emanazione di una circolare che inasprisce le restrizioni sui dispositivi, Valditara è infatti tornato a parlare del tema durante un intervento a ‘”Porta a Porta”.
Secondo il ministro, l’auspicabile divieto totale di cellulari in classe si scontra con la realtà della difficile attuazione. “Controllare le famiglie diventa impossibile”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di avviare una campagna di sensibilizzazione all’interno delle scuole. Ha evidenziato come circa 50.000 giovani si sentano isolati dalla realtà a causa della loro dipendenza dal mondo virtuale, compromettendo così la loro frequenza scolastica.
Valditara ha quindi riferito che il divieto di utilizzare smartphone fino alla terza media, pur non essendo totale, ha avviato un dibattito positivo tra i genitori, con un consenso entusiasta del 90%. “I genitori ora comprendono i rischi a cui sono esposti i loro figli”, ha aggiunto, facendo riferimento ai pericoli di adescamento online che coinvolgono anche bambini di appena 8 anni.
Il ministro ha enfatizzato l’importanza di una “disintossicazione” dai cellulari, osservando come il contatto umano, come guardarsi negli occhi, sia fondamentale per la crescita dei ragazzi. Ha anche messo in luce gli effetti negativi dell’uso eccessivo di dispositivi prima di dormire, che compromettono la qualità del sonno e l’apprendimento.
Riflettendo sulle politiche attuate, ha ricordato il divieto introdotto nel dicembre 2022, che limita l’uso dei cellulari per scopi non didattici anche nelle scuole superiori. Questo approccio ha attirato l’attenzione anche a livello internazionale; Valditara ha rivelato di aver incontrato la ministra dell’Istruzione di Cipro per discutere di un memorandum che potrebbe essere presentato a Bruxelles.
Valditara ha citato l’interesse di altri paesi, come Francia e Svizzera, nei confronti di politiche simili, e si è mostrato ottimista riguardo alla possibilità di raggiungere un consenso globale su questo tema. “Credo che riusciremo a ottenere un forte consenso”, ha concluso, lasciando intravedere un futuro in cui le scuole possano diventare spazi di crescita e interazione reale, liberi dalla distrazione dei dispositivi mobili.
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